Urban center L’Aquila, prove di dialogo

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Urban center L’Aquila, prove di dialogo. Il presidente dell’Urban center Maurizio Sbaffo prova a ricucire lo strappo all’interno dell’assemblea che dovrebbe portare all’elezione dei componenti del comitato scientifico.

L’organismo centrale di quello che sarà il luogo della partecipazione pubblica, aperto a tutti i cittadini e alle associazioni, ideato sulla scorta di tanti esistenti in Europa e in Italia per dar voce alla società civile nelle scelte, nel caso dell’Aquila, da prendere sul processo di ricostruzione post-sisma, prima di tutto, ma anche su tutti i temi sociali ed economici della città.

Una realtà nata ufficialmente nell’ottobre scorso dopo anni di confronti tra le diverse associazioni del territorio, cittadini comuni, professionisti, esponenti delle organizzazioni di categoria.

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L’assemblea dell’Urban center, riunita il 2 dicembre scorso, non è riuscita a trovare l’accordo sulla nomina dei cinque componenti che dovrebbero comporre il Comitato scientifico.

Sul tavolo c’erano sette candidature. Si è lavorato fino all’ultimo per trovare una sintesi tra le varie posizioni, un accordo tra le parti su cinque nomi che potessero essere nominati per acclamazione, ma in quattro hanno ritirato le loro candidature e un paio di giorni fa per sbloccare lo stallo, anche una delle associazioni che più ha lavorato alla sua realizzazione, Policentrica, ha deciso di rinunciare al suo posto all’interno del comitato scientifico. Un passo indietro che ora il presidente Sbaffo spera non avvenga e lascia un messaggio di dialogo e collaborazione chi si trova su posizioni più critiche.

Il servizio del Tg8: