Unicef Abruzzo: indagine sui disturbi dell’alimentazione

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I bambini e gli adolescenti aquilani maggiormente esposti ai disturbi dell’ alimentazione secondo l’indagine dell’Unicef Abruzzo. Appello alle Istituzioni della presidente Cappa Monti.

Secondo l’organizzazione mondiale della sanità le patologie di tipo anoressico e bulimico rappresentano tra le teenager la seconda causa di morte dopo gli incidenti stradali. In Abruzzo i disturbi del comportamento alimentare tra gli adolescenti è particolarmente diffuso nell’area del cratere sismico aquilano secondo quanto emerge dall’indagine compiuta dall’Unicef  illustrata oggi nella sala Camplone della Camera di Commercio a Pescara. La presidente dell’Unicef Abruzzo Anna Maria Cappa Monti lancia un appello alle istituzioni perché intervengano.  “ I bambini aquilani sono stati abbandonati” ha detto la presidente Monti spiegando che dopo il terremoto del 2009 i bambini e i ragazzi sono stati privati di importanti punti di riferimento e il cibo spazzatura in  molti casi ma anche l’abuso di sostanze alcoliche sono diventati rifugio e consolazione. Lo studio è stato pubblicato da una importante rivista scientififica  Journal of nutritional health & food  Science. Per noi è come un premio Nobel ha detto la presidente Monti con orgoglio ricordando che l’indagine è stata presentata anche all’Expo di Milano e in convegni scientifici in Italia.

I DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE :

I nove disturbi dell’alimentazione in bambini e ragazzi di età compresa tra  8 a 14 anni sono anoressia nervosa, bulimia nervosa, disturbo emozionale con evitamento del cibo, alimentazione selettiva, alimentazione restrittiva, rifiuto del cibo, paura o fobia specifica con evitamento del cibo (inclusa  la disfagia funzionale), sindrome da rifiuto pervasivo, perdita dell’appetito secondaria a depressione, anoressia nervosa. I disturbi del comportamento alimentare (DCA) sono complesse malattie mentali che portano, chi ne è affetto, a vivere con l’ossessione del cibo, del peso e dell’immagine corporea. Il peso, tuttavia, non è un marcatore clinico imprescindibile di disturbi del comportamento alimentare, perché anche persone di peso corporeo normale possono essere affette dalla patologia. In  Italia sono 2 milioni i giovani con disturbi alimentari e il 40% dei casi si manifesta tra i 15 e i 19 anni. I primi “segnali” possono comparire anche nella preadolescenza, tra gli 8 e i 12 anni. A soffrirne sono maggiormente le ragazze rispetto ai coetanei maschi.