“Un Abruzzo che aspetta il treno”: la rabbia dei pendolari

In una nota alla stampa il comitato dei pendolari illustra nel dettaglio i quotidiani disagi che si trovano ad affrontare alle prese con il Trasporto Pubblico Locale.

Il Trasporto Pubblico Locale è un servizio Essenziale, Economico ed Efficace. In Abruzzo tale servizio ad oggi è Inesigibile, Insostenibile, Inadeguato. Inizia così la nota dei pendolari che questa mattina hanno tenuto una conferenza stampa a Lanciano.

Troviamo spesso treni che strabordano di persone oppure treni con pochissimi viaggiatori. Scene che si verificano in molte stazioni, come ad esempio in quella di San Vito – Lanciano, inaugurata nel 2005. Una stazione nuova confrontata ad altre che definiamo stazioni fantasma, nella quale veicolano treni che vanno in tutte le direzioni ed è priva di pensiline e tettoie, priva di servizi igienici, priva di ascensori. Gli stessi mezzi pubblici come treni e autobus sono sempre più carenti a livello igienico. La programmazione degli orari di treni ed autobus non risulta mai allineata ed assolutamente carente di soluzioni: un treno, con partenza da Pescara che arriva alle ore 7:12 a San Vito deve attendere per raggiungere Lanciano un autobus di linea, non adibito al servizio ferroviario, che parte alle ore 7:35. Stessa sorte per chi riparte dal centro di Lanciano la sera tramite un autobus di linea. Raggiunge la stazione di San Vito alle 18:15 ed è sempre costretto ad attendere un treno che parte alle 18.38 verso Termoli. Tutto ciò per mancanza di NAVETTE dedicate. In inverno l’attesa è da sopravvivenza, diventa Insostenibile; un treno, con partenza da Lanciano alle ore 16:01 non fa più fermate a Pescara Porta Nuova e Pescara Tribunale, tagliando fuori molti studenti universitari, diventa Inesigibile;  un treno, con partenza da Lanciano alle ore 19:28 che ha pochissimi viaggiatori, perché risulta troppo tardivo l’orario e nella programmazione attuale c’è solo un treno prima che parte alle 17:20, diventa Inadeguato; per chi ha attività commerciali nel centro di Lanciano NON sono previsti treni di ritorno dopo gli orari di chiusura, ovvero dopo le 20:00, obbligando molte persone all’uso dell’auto privata; chi utilizza il treno in partenza da Termoli la mattina alle ore 07:33 è soggetto a frequenti ritardi nella tabella di marcia e al venire meno di adeguate coincidenze con treni che dalla stazione di San Vito-Lanciano possono veicolarli verso il centro cittadino, costringendoli ripetutamente a subire ritardi nell’arrivo al lavoro; la biglietteria a Lanciano chiude alle 14:00, facendo sorgere la problematica non di poco conto della mancanza di una sala di attesa nel capolinea della vecchia stazione; le integrazioni dei titoli di viaggio per la tratta SanVito-Lanciano restano possibili solo nelle biglietterie della TUA spa di Lanciano, rendendo passibili di multa molti pendolari che acquistano gli stessi in altre località.

La nota prosegue con un grafico nel quale si evidenzia il forte calo di mobilità dovuto, secondo i pendolari, a questa situazione: dal 2011 al 2017 i viaggiatori giornalieri in Abruzzo sono scesi dell’oltre 39%, a fronte di un aumento delle tariffe, sempre nello stesso periodo, dell’oltre 25%.