Un abruzzese alla Mostra del Cinema di Venezia 2016

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Un abruzzese alla Mostra del Cinema di Venezia 2016. Si tratta del regista pescarese Massimo D’Anolfi che insieme a Martina Parenti presenta il film in concorso ” Spira mirabilis”.

Porta la firma di un abruzzese una delle opere cinematografiche  italiane in corsa per il Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia. Si tratta del filmaker Massimo D’Anolfi che insieme alla regista  Martina Parenti , partner sia nel lavoro che nella vita, presenta il documentario “Spira Mirabilis”, ispirato  alla spirale logaritmica, spirale equiangolare o spirale di crescita che è un tipo particolare di spirale che si ritrova spesso in natura ed è stata definita “la spirale meravigliosa”. Sono già autori di “Materia oscura” e “L’infinita fabbrica del Duomo” ma questa volta vanno alla ricerca dell’immortalità seguendo diverse storie nel mondo, da quella di uno scienziato giapponese che è riuscito a far riprodurre nel suo laboratorio una specie di medusa “immortale” a quella di una donna sacra indiana lakota. Con “Piuma” di Roan Johnson e “Questi giorni “ di Giuseppe Piccioni “Spira mirabilis” sarà  all’attenzione della giuria, della critica e del pubblico internazionale a Venezia per il festival del cinema in programma al Lido dal 31 agosto al 10 settembre. In questi giorni i due registi sono a Pescara per trascorrere un periodo di relax prima dell’evento internazionale che attendono con trepidazione

LA TRAMA :

La terra: le statue del Duomo di Milano sottoposte a una continua rigenerazione. L’acqua: Shin Kubota, uno scienziato cantante giapponese che studia la Turritopsis, una piccola medusa immortale. L’aria: Felix Rohner e Sabina Schärer, una coppia di musicisti inventori di strumenti/scultura in metallo. Il fuoco: Leola One Feather e Moses Brings Plenty, una donna sacra e un capo spirituale, e la loro piccola comunità lakota da secoli resistenti a una società che li vuole annientare. L’etere: Marina Vlady, che dentro un cinema fantasma, ci accompagna nel viaggio narrando L’Immortale di Borges.Questi sono i protagonisti di “Spira Mirabilis”, un film girato in diversi luoghi del mondo, una sinfonia visiva, un inno alla parte migliore degli uomini, un omaggio alla ricerca e alla tensione verso l’immortalità.Simbolo di perfezione e di infinito, “la spirale meravigliosa”, Spira mirabilis come venne definita dal matematico Jackob Bernoulli, è una spirale logaritmica il cui raggio cresce ruotando e la cui curva si “avvolge” intorno al polo senza però raggiungerlo mai.

NOTE DI REGIA:

Venuti a conoscenza di Shin Kubota e dei suoi studi sulla medusa immortale abbiamo subito capito che questo era il punto di partenza del nostro film: un uomo alle prese con l’immortalità. Nei nostri precedenti lavori abbiamo indagato il rapporto fra l’uomo e le istituzioni, in “Spira Mirabilis “ci interessava invece realizzare un film in cui l’uomo si confrontasse con i propri limiti e le proprie aspirazioni.

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