Trasporti Abruzzo, sospeso lo sciopero del 26

E’ stato produttivo il confronto tra le segreterie regionali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal e il consigliere regionale con delega ai trasporti in Abruzzo: sospeso lo sciopero indetto per il 26 aprile.

La sospensione dell’astensione dal lavoro è conseguente alle aperture manifestate dalla Regione Abruzzo verso le istanze dei sindacati del settore.

“La nostra decisione è stata presa a seguito di ulteriori aperture fornite dalla Regione sulle risorse, sugli investimenti per l’approvvigionamento di nuovi autobus e sulle altre questioni vertenziali. La sospensione dello sciopero (che non è una revoca) da un lato significa il permanere di alcune distanze rispetto alle rivendicazioni sindacali, dall’altro costituisce un segnale di disponibilità a proseguire il confronto”.

Dunque la Regione Abruzzo ha espresso la volontà politica di trovare soluzioni per le criticità sollevate dalle organizzazioni sindacali, ora se ne riparlerà nel corso della prossima riunione, convocata proprio per il 26 aprile. Questi gli argomenti all’ordine del giorno: certezza di risorse finanziarie da assicurare al settore; urgenti investimenti sul materiale rotabile; ripristino dell’applicazione dell’accordo integrativo regionale sottoscritto in data 28 maggio 2004; biglietto unico e sistema tariffario intermodale; definizione del Prit (Piano Regionale Integrato dei Trasporti). In relazione alle risorse, i sindacati continuano a chiedere garanzie utili ad assicurare alle imprese pubbliche e private del TPL adeguate coperture finanziarie, sia per l’anno appena concluso che per il triennio 2017/2019. La Regione, che condivide il principio, si riserva di formulare una proposta tecnica al riguardo. Quanto agli investimenti per il materiale rotabile, la Regione Abruzzo registra la vetustà dei mezzi, tra le più alte della media nazionale. Il dato, oltre a rappresentare un elemento di disagio per i lavoratori del settore e per i viaggiatori abituali, condiziona anche l’appeal del servizio pubblico nei confronti delle nuove utenze. A questo proposito, il consigliere D’Alessandro ha confermato che la Regione ha individuato risorse straordinarie per immettere nuovi mezzi in circolazione. I segretari regionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal – Franco Rolandi, Alessandro Di Naccio, Giuseppe Murinni, Luciano Lizzi – auspicano anche l’immediato ripristino dell’accordo integrativo del 2004:

“Le nostre organizzazioni sindacali hanno ribadito la richiesta per l’immediato ripristino, a favore di tutti i dipendenti delle aziende pubbliche e private del TPL, dell’accordo integrativo regionale sottoscritto il 28/5/2004, il cui contenuto è stato disatteso ovvero sospeso a partire dalla vigente legislatura. La Regione ha evidenziato che necessiterebbe una specifica legge regionale per il consolidamento normativo dell’accordo e si è mostrata disponibile in tal senso. Restano ancora da definire gli aspetti tecnici della questione. Quanto al biglietto unico e al sistema tariffario intermodale, abbiamo evidenziato nuovamente che la realizzazione di un sistema tariffario a valenza regionale e intermodale costituisce un elemento strategico per l’utilizzo del sistema di Trasporto Pubblico Regionale da parte della cittadinanza. Solo cancellando tutti i disagi derivanti dall’attuale variegato e confuso sistema di rilascio dei titoli di viaggio vigente nella Regione Abruzzo si potrà consentire all’utenza di preferire il sistema pubblico alla mobilità privata. Occorre inoltre giungere definitivamente alla equiparazione dei cittadini residenti nell’area di “unico” con quelli residenti nelle restanti aree geografiche regionali (la maggioranza degli abruzzesi). La Regione, a tal proposito, ha assicurato di condividere tale obiettivo pur evidenziando che la relativa progettazione è intralciata da una serie di fattori legati anche al vigente sistema di “concessioni/contratto di servizio” che troverà soluzione in concomitanza con la definizione del nuovo sistema di affidamento della gestione dei servizi. Sulla definizione del Piano Regionale Integrato dei Trasporti sosteniamo che i ritardi nella programmazione nel settore dei trasporti e la mancanza di uno strumento come il Prit costituiscono un elemento di diseconomia per la stessa Regione, non più tollerabili soprattutto in un momento in cui si evidenziano significative carenze di risorse economiche. La Regione ci ha comunicato che la Giunta regionale a giugno 2016 ha approvato il documento di programmazione delle infrastrutture di trasporto, ovvero il report sulle infrastrutture, parte integrante e rilevante del più complesso Prit imposto dalla legislazione nazionale. Inoltre si è resa disponibile ad approfondire, relativamente alla parte servizi, le possibilità di modifica degli assetti riportati nel documento relativamente ai bacini, nonché di verificare i vantaggi che potrebbero indirizzare le scelte dell’amministrazione a favore del bacino unico regionale. Alla luce di quanto sopra, le scriventi ritengono tuttavia che queste ulteriori aperture debbano tradursi in impegni formali da parte della Regione su tutti gli aspetti vertenziali, già a partire dalla prossima convocazione prevista per mercoledì prossimo”.