Terremoto : Area del cratere in Abruzzo da definire

Terremoto: Area del cratere in Abruzzo da definire, lo precisa, in una nota, l’Ufficio Stampa della Regione in merito alle notizie diffuse sugli organi di stampa a seguito del vertice di ieri a Palazzo Chigi.

In particolare, riguardo all’area del cratere, si é parlato di soli cinque comuni inseriti nell’elenco, in realtà i cinque Comuni abruzzesi indicati nel decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri approvato giovedì scorso (Montereale, Capitignano, Campotosto, Valle Castellana e Rocca Santa Maria) hanno ottenuto per ora soltanto il differimento del pagamento dei tributi. il Consiglio dei Ministri non ha ancora definito la cosidetta “area del cratere” dei danni tecnicamente in accertamento ad opera del personale dei Comuni, della Regione e della Protezione civile; i Comuni che hanno riportato danni durante il sisma saranno coperti amministrativamente e finanziariamente per la ricostruzione dopo verifica puntuale da parte delle strutture competenti. La Regione Abruzzo – chiude la nota – è impegnata serratamente su questo fronte – come avvenuto anche ieri a Palazzo Chigi – utilizzando tutta l’esperienza acquisita.

La sede del Comune di Montereale è prossima alla dichiarazione di inagibilità in seguito alle scosse di terremoto legate al sisma che ha sconvolto l’Italia centrale il 24 agosto. Il sindaco, Massimiliano Giorgi, ha quindi deciso di trasferire gli uffici comunali nella palestra della struttura prefabbricata costruita dopo il sisma del 2009 dove sorge la scuola elementare. Ne dà notizia il consigliere regionale abruzzese Pierpaolo Pietrucci. Nella palestra sarà trasferito anche il Coc insediatosi per dare assistenza alla popolazione, sempre più preoccupata e impaurita dalle scosse avvertite nitidamente. La cittadina abruzzese, che dista una ventina di km da Amatrice , è una delle cinque località abruzzesi per le quali il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato d’emergenza.

Il sindaco di Capitignano, Maurizio Pelosi, esprime preoccupazione per la situazione nel suo comune, uno di quelli abruzzesi più vicini all’epicentro del sisma che ha sconvolto il centro Italia. Dista una trentina di km da Amatrice e da allora decine di persone pernottano nella struttura polivalente antisismica comunale costruita dopo il terremoto del 2009. Sono decine gli immobili danneggiati, la chiesa principale del paese è stata dichiarata inagibile

Il primo cittadino afferma che “Ci sono molti danni agli edifici, anche se li stiamo ancora quantificando. Tra la gente c’è paura perché le scosse si sentono bene e si sentono tutte. Sono decine gli immobili danneggiati, la chiesa principale del paese è stata dichiarata inagibile, “quella parrocchiale, già lesionata il 6 aprile 2009, ha subìto ulteriori danni alla cupola”. Dai primi sopralluoghi riscontrati crolli di mura in vecchie case disabitate e alcuni comignoli caduti. La mappatura dei danni sarà complessa anche perché molte famiglie che erano in vacanza e hanno segnalato danni sono tornate a Roma, quindi andranno ricontattate per eseguire le verifiche sulle loro abitazioni”.

Guarda il servizio del Tg8:

Intanto sul fronte della ricostruzione , dopo il dolore si guarda avanti e ai criteri  da adottare nei luoghi colpiti dal sisma del 24 agosto scorso. Abbiamo ascoltato un noto urbanista. Il professor Mascarucci il quale afferma ” mai più news town come a L’Aquila”.

Guarda il servizio del Tg8:

Nonostante tra gli aquilani e i comuni del circondario sia tornato l’incubo del terremoto, una decina di persone ha deciso di dormire fuori casa, in una delle tre aree di accoglienza allestite dal Comune a seguito del terremoto che nella notte del 24 agosto ha distrutto Amatrice e Accumoli (Rieti), distintamente avvertito anche in Abruzzo. Ad essere utilizzata è stata la struttura di Murata Gigotti, gestita dalla pro loco di Coppito, nella quale si può pernottare anche al chiuso. Bisogna attrezzarsi in proprio, invece, per trascorrere la notte al campo sportivo di piazza d’Armi, presidiato dai volontari della Misericordia, e nella scuola media di Paganica, dove l’accoglienza è gestita dagli alpini della locale sezione ‘Mario Rossi’. Le aree resteranno attive fino alla cessazione dell’ emergenza, insieme al Centro operativo comunale (Coc) nella sede di via Ulisse Nurzia, aperto dalle 4 di mercoledì.

‘Domani Tutti gli incassi dei musei statali saranno destinati ai territori terremotati”. Lo dichiara il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini invitando tutti gli italiani ad “andare nei musei in segno di solidarietà con le popolazione coinvolte dal sisma”. Il ministro ha inoltre sottolineato come ancora in queste ore stiano aderendo a #museums4italy, questo il nome della campagna, anche tanti musei civici e privati.

INTERROGAZIONE DEL DEPUTATO DI SEL MELILLA:

il deputato abruzzese di Sel Gianni Melilla ha rivolto al Governo un’interrogazione parlamentare sullo stato di sicurezza dei ponteggi del centro storico de L’Aquila.

Vi riportiamo il testo integralmente:

 

” Al Presidente del Consiglio dei Ministri Per sapere-premesso che: Il Prefetto de L’Aquila ha detto che bisogna ” dare corso quanto prima ad interventi per la reale messa in sicurezza di vaste parti del centro storico aquilano che oggi presenta un tasso di pericolosità eccessivo. Ha proseguito sostenendo che le importanti rilevazioni degli uffici tecnici del Comune dell’Aquila portano la data di luglio, quando ancora non c’era stato il terremoto che ha distrutto la zona di Amatrice, distante poche decine di kilometri dall’Aquila. Il problema nasce dalla mancata manutenzione dei ponteggi che a distanza di anni rischiano di essere pericolosi.Le centinaia di scosse di questo ultimo terremoto chiaramente percepite anche a L’Aquila aggravano il problema. Il Prefetto ha aggiunto: “Sappiamo che certe opere sono definite da leggi che regolano i lavori in funzione della loro provvisorietà. Diversamente da ogni altra struttura, il cosiddetto puntellamento può non avere un certificato di regolare installazione, ci si può basare su dichiarazioni rese dalla ditta che lo ha montato. Questo proprio perché, per definizione, deve durare al massimo 24 mesi, dopodiché lo si deve togliere. In due anni l’intervento di riparazione dell’immobile che si vuole salvaguardare dovrebbe essere già iniziato, realizzato e concluso. Purtroppo a L’Aquila abbiamo visto passare ben oltre 2 anni…”.Se non intenda, in considerazione delle obiettive e pertinenti considerazioni svolte dal Prefetto de L’Aquila, intervenire per prevenire incidenti e crolli e garantire la massima sicurezza dei ponteggi nel centro storico del capoluogo abruzzese frequentato da tanti cittadini e dai lavoratori impegnati negli innumerevoli cantieri della ricostruzione, che fanno de L’Aquila il più grande cantiere edile d’Europa”.