Terremoto Abruzzo – 18 Gennaio, parla l’esperto

E’ intervenuto in diretta telefonica il vulcanologo Stoppa, che ha commentato anche la sequenza sismica di questa giornata.

Le 4 scosse di oggi hanno riportato la paura in tutto il centro Italia e in Abruzzo, nell’aquilano e nel teramano è di nuovo incubo terremoto. Per fare il punto della situazione da un punto di vista scientifico, abbiamo raggiunto in collegamento telefonico il vulcanologo Stoppa, che ci ha spiegato cosa sta accadendo.

Il terremoto è stato una sorpresa, si sta riempiendo un vuoto tra la sequenza 2009 de L’Aquila e il terremoto della zona dei Monti Sibillini.
Abbiamo di fronte due faglie: la faglia di Gorzano, in parte attivata nel terremoto dell’Aquila e alla cui estremità nord si trova l’epicentro del terremoto di amatrice e probabilmente si è attivata anche la faglia di Montereale.
Sono faglie importati capaci di rilasciare energie notevoli, fino a 6.5 di magnitudo o superiore. Non si possono fare previsioni al momento ma bisogna predisporre tutte le misure possibile di allerta e messa in sicurezza di persone e cose.Non sappiamo se sono scosse premonitrici di un terremoto più forte o se sono di assestamento, non ci si può pronunciare.
Le scosse 5.5 hanno un’energia di gran lunga inferiore rispetto ad una 6.5, per scaricare un terremoto di magnitudo 7 che è il massimo teorico (molto improbabile) che pensiamo possa verificarsi su queste faglie, occorrono 900 scosse di mag 5, quindi 3,4,5 scosse di magnitudo 5 su queste faglie è poco significativo, perché le faglie hanno una maggiore energia accumulata.
Il problema è che la faglia di Gorzano interseca la diga di Campotosto, se si dovesse avere una rottura della diga, l’energia potenziale della massa enorme di acqua si riverserebbe nel Vomano.Quando abbiamo scosse di questa magnitudo dobbiamo prendere delle precauzioni, abbassare il livello dell’acqua, controllare la diga.
Numerose strutture si trovano a valle di questi fiumi in cui confluirebbe l’acqua.

Le dichiarazioni integrali nel video: