Teramo scuole tutto rinviato

Rimandato a giovedì prossimo l’incontro tra il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi e il Comitato genitori scuole sicure.

Questo a causa del mancato incontro di ieri a Roma tra il primo cittadino e la ministra dell’istruzione Valeria Fedeli. Nel frattempo sono iniziate in città le prime ipotesi per cercare di trovare possibili soluzioni alternative per le scuole con gli indici di vulnerabilità più bassi. E, mentre si pensa ad eventuali spostamenti o accorpamenti di più plessi in quegli edifici che, una volta sistemati, potrebbero garantire maggiore sicurezza agli studenti, si attende ancora di conoscere gli indici delle scuole superiori che saranno illustrati venerdì prossimo dal presidente della Provincia Renzo Di Sabatino. Così, se da una parte torna in auge l’ipotesi Università, dall’altra si ripropone la possibilità di creare quei poli scolastici naturali per la presenza di diversi ordini di scuole in territori limitrofi. Ad esempio nella scuola elementare di Piano D’accio poter accorpare le due scuole materne con quella elementare comporterebbe a quest’ultima di tornare nella sua sede naturale al piano superiore che oggi ospita il CSV. Oppure, come proposto da alcuni consiglieri comunali , si potrebbe creare all’interno delle strutture del Forti e del Pascal, dove ci fossero le condizioni di sicurezza, un unico polo raggruppando la scuola elementare della Cona, Fornaci e affiancare all’infanzia e alla primaria anche una scuola media che possa servire la zona ovest di Teramo. E proprio l’argomento sicurezza delle scuole teramane, come aveva già anticipato il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di Teramo Fabio Berardini, sarà di nuovo sottoposta all’attenzione del Governo, grazie ad una interrogazione presentata dal vice presidente della Camera Luigi Di Maio e dal deputato Gianluca Vacca.

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