Teramo: ricostruzione, le pratiche B in mano ai Comuni

Nella visita del commissario straordinario per la ricostruzione Piero Farabollini a Teramo, si è anche parlato della possibilità che le pratiche B passino di competenza ai Comuni

Nell’incontro avvenuto con il terzo commissario straordinario per la ricostruzione Piero Farabollini a Teramo, il sindaco e i gruppi consiliari hanno presentato la reale situazione della ricostruzione nel territorio comunale. Il commissario Farabollini ha parlato, anche della possibilità che le pratiche B, che a Teramo contano 850 faldoni, passino di competenza dei Comuni, per accelerare, dove è possibile le pratiche. Il commissario Farabollini a riguardo ha detto:

“E’ un discorso particolare perché sono di numero diverso tra comuni. Vediamo come è distribuito questo valore, ma è riflessione che deve venire prima dai Comuni: sono i sindaci che devono dire se sono  in grado di supportare questo impegno”.

Il sindaco Gianguido D’Alberto sostiene:

“E’ l’inizio di una collaborazione. Abbiamo rappresentato l’esigenza, che non è soltanto di Teramo ma di tutto il cratere sismico, di rivedere il ‘peso’ del cratere abruzzese nel cratere complessivo, perché l’impressione che la situazione qui in Abruzzo sia stata sottovalutata da subito dopo il sisma. E’ questo l’elemento importante da cui partire per superare le tante criticità che viviamo e la ricostruzione che tarda a partire”

1 Commento su "Teramo: ricostruzione, le pratiche B in mano ai Comuni"

  1. Passudetti Roberto - Padova | 08/12/2018 di 18:28 |

    Con i soldi spesi in due anni per mantenere gli sfollati negli alberghi, credo che le abitazioni sarebbero state riparate. Questa estate ho visto la frazione dove ho una casa, spopolata e non credo che molti ritorneranno.

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