Teramo, nuove scuole inagibili in città

La Provincia di Teramo ha annunciato che le scuole superiori di proprietà dell’ente di via Milli riapriranno agli studenti lunedì, questo grazie ai lavori di ristrutturazione svolti in settimana.

Ma purtroppo non sarà cosi per tutte le scuole di proprietà del comune di Teramo questo perché dopo le verifiche, cresce il numero delle strutture che hanno problemi, ieri un altro asilo è stato dichiarato inagibile, quello di Villa Ripa e dunque ora altri ventitré bambini sono in cerca di un posto. Intanto oggi sempre a Teramo sono iniziati gli interventi in quelle scuole che hanno bisogno di lavori per passare dalla classificazione “B” alla “A”, cioè pienamente agibile. La vicenda scuole è un argomento molto caldo in città, le mamme del comitato hanno annunciato di scendere in piazza per chiedere trasparenza sulle scelte del comune,  mentre l’opposizione vuole interventi immediati per garantire la sicurezza.

Il Movimento 5 Stelle sulla questione ha presentato al Sindaco Brucchi un progetto dettagliato per far fronte all’emergenza denominato “Scuole in sicurezza”:

” 1. Richiesta da parte del Sindaco di Teramo dei Musp – Moduli ad Uso Scolastico Provvisori per la sistemazione degli alunni frequentanti gli edifici scolastici dichiarati inagibili e con coefficiente di vulnerabilità sismica ≥ 0,650 come stabilito dalle le linee guida Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni nel cratere sismico del 2009. Se si renderà necessario si chiederanno dei provvedimenti speciali ad hoc per consentire la sistemazione dei predetti Musp. 2. Richiesta di provvedimenti urgenti del Governo (Decreto Legge) per rendere facoltativo l’ingresso negli edifici “agibili” fino all’arrivo dei MUSP (Almeno per la zona sismica 1 e 2) in modo da non cagionare la perdita dell’anno scolastico per eccessive assenze. Si rammenta che ai sensi del DPCM 08/07/2014, la valutazione di agibilità post sismica con scheda AeDES è da intendersi come una valutazione temporanea e speditiva, ovvero formulata sulla base di un giudizio esperto e condotta in tempi limitati, in base alla semplice analisi visiva ed alla raccolta di informazioni facilmente accessibili. Essa non è, pertanto, una verifica di idoneità statica, né comporta calcoli o approfondimenti numerici e sperimentali, ed altresì non sostituisce i certificati di collaudo statico e di agibilità ai sensi del DPR 380/2002, recante il testo unico delle disposizioni normative e regolamentari in materia edilizia. La procedura per la dichiarazione di agibilità consiste, esclusivamente, nel verificare che le condizioni di sicurezza dell’edificio antecedenti al sisma non siano state sostanzialmente alterate a causa dei danni provocati dal sisma stesso. 3. Costituzione di una commissione consiliare speciale per la sicurezza delle scuole per la programmazione e progettazione (polo scolastico/edifici in legno) allargata con gli esperti tecnici in rappresentanza dei genitori. Individuazione delle aree adatte. 4. Analisi dei delle risorse previste nella Legge Finanziaria per gli edifici scolastici (Artt. 21 e 65) e richiesta di ulteriori stanziamenti. Si dovrà prevedere la costruzione di nuovi edifici scolastici secondo la normativa antisismica (concordiamo sulla possibilità di installare degli edifici in legno). I soldi ci sono. Se un Governo riesce a trovare 97 milioni di euro per la Ryder Cup di golf o 10 milioni di euro per la funicolare Colleparco riuscirà a trovare tutte le risorse necessarie. 5. Basta grandi opere (ponte di Messina ipotizzato da Renzi costerebbe 8,5 miliardi di euro), ora è necessario concentrarsi solo su questa emergenza ed evitare che possa accadere di nuovo ciò che è accaduto a San Giuliano di Puglia nel 2002. Per fare tutto ciò basta una cosa soltanto: la volontà. Se necessario verrà organizzata una manifestazione a Roma, coinvolgendo tutti gli interessati e tutte le forze politiche presenti sul nostro territorio.”

Il Servizio del Tg8: