Teramo, la giunta Brucchi perde i pezzi

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A Teramo la maggioranza guidata dal sindaco Maurizio Brucchi perde in poche ore un assessore e due consiglieri.

Questo perché dietro alle dimissioni di questa mattina presentate  al sindaco da parte dell’assessore ai Lavori pubblici, Giorgio Di Giovangiacomo, più volte annunciate negli ultimi giorni e del consigliere Angelo Puglia, arrivano anche quelle di Guido Campana che  ha deciso di seguire la presa di posizione del gruppo e di abbandonare così la coalizione di Brucchi. Dunque ora il sindaco deve fare bene i conti anche se presumibilmente davanti  a sé c’è una sola strada e cioè  quella dell’azzeramento della giunta comunale, più volte chiesto ma sempre rinviato. Forse proprio quello dell’azzeramento rappresenta l’ultima spiaggia per riportare tutti davanti a un tavolo politico unitario per ritrovare la coesione per andare avanti.

Comunicato “Al Centro per Teramo”  : “Il gruppo civico comunica che, in data odierna, l’assessore Giorgio Di Giovangiacomo ha rassegnato le dimissioni dal proprio incarico. La decisione, sofferta ma ineludibile, condivisa con i fondatori della Lista Civica Mauro Di Dalmazio, Francesco Di Giacomo, Vanni Di Giosia, Enrico Mazzarelli, Giovanni Mattucci, Antonio Grazietti, Serafino Impaloni, Amelia Rubicini nonché il Consigliere Provinciale Graziano Ciapanna, trae origine da una situazione politica amministrativa del Comune di Teramo reiteratamente segnalata dalla Lista Al Centro per Teramo che, sin dai primi mesi di governo, con prese di posizioni e lettere pubbliche aveva sollevato problemi e criticità restando, però, del tutto inascoltata. La lista civica non intende rimanere inerte, come non ha mai fatto, di fronte a questa involuzione negativa che rischia, se non fermata, di trascinare la città di Teramo verso il basso.  Con una assunzione piena di responsabilità rinuncia al proprio assessorato rimettendo la delega nella disponibilità del sindaco “sperando” almeno che la “liberazione” di un posto in giunta possa consentire di soddisfare le ambizioni particolari di gruppi o persone e consentendo di trovare una stabilità di governo che faccia cessare gli improduttivi teatrini e la spartitoria litigiosità. L’auspicio profondo e genuino è che questo gesto e questa azione possano indurre una riflessione seria e concreta della maggioranza, che metta al centro dell’interesse Teramo ed i Teramani, e che possa qualificare la cospicua parte restante della consigliatura individuando con chiarezza gli obiettivi, le scelte e gli strumenti per ridare ruolo , centralità, identità e futuro a Teramo in un’epoca particolarmente complessa in cui si stanno ridefinendo le strategie, i destini e le vocazioni dei capoluoghi.”