Teramo, la crisi della giunta Brucchi non si risolve

Saltato il consiglio comunale a Teramo per la mancanza del numero legale, si riaccende più forte che mai  la polemica relativa alla tenuta della Giunta Brucchi.

Due le assenze pesanti che hanno costretto il rinvio del Consiglio alla seconda convocazione prevista il 20 aprile, quelle dei consiglieri comunali Vincenzo Falasca di “Futuro In” e Domenico Sbraccia, del  “Gruppo Misto”. Dunque erano solo  16, i consiglieri di maggioranza presenti che, dopo aver atteso anche il secondo appello, hanno dovuto lasciare la nuova location dell’Ipogeo, consapevoli, di dover riuscire in poco tempo a ricucire l’ennesimo strappo venutosi a creare dopo l’arrivo degli ultimi tre assessori. Proprio sulla questione relativa all’aumento del numero di assessori, l’opposizione ha esposto cartelli e  indossato maglie denunciando lo spreco di oltre 200mila euro che serviranno a pagare le new entry fino a fine mandato.

Gianguido D’Alberto Capogruppo PD “quanto successo è l’ennesima dimostrazione, di come si stia tentando di mantenere in vita una maggioranza che non esiste più sulle spalle dei cittadini teramani, con l’unico obiettivo di agganciare la prima elezione utile per conservare le proprie poltrone. E assistiamo anche allo sfaldamento del principale azionista di questa maggioranza, ovvero “Futuro In”, con la mancanza del suo consigliere proprio in occasione della nomina di due assessori del suo stesso gruppo”.

Fabio Berardini consigliere M5S “L’ennesima dimostrazione della disgregazione di come questa maggioranza. Avevamo diverse proposte da portare in Consiglio che volevamo discutere, come quella del planetario all’Osservatorio di Collurania da inserire nel Masterplan e la app Municipium per comunicare eventi e informazioni in caso di emergenza. Proposte che restano bloccate a causa di una maggioranza che vuole continuare a sopravvivere senza averne più possibilità”.