Teramo, iniziato l’iter per la modifica Decreto “Sisma”

Iniziato l’iter parlamentare per la modifica del tanto discusso Decreto “Sisma” .

Definiti, a firma del presidente Di Sabatino e del sindaco di Teramo Brucchi , gli emendamenti che sono stati trasmessi ai parlamentari teramani per la presentazione alla ottava Commissione (Ambiente) della Camera dove il provvedimento è in discussione. Questa richiesta di modifica del decreto è il risultato di una serie di provvedimenti frutto di giorni di lavoro, in collaborazione oltre agli uffici legislativi della provincia di Teramo , dell’Upi e dell’Anci. Una ottantina di emendamenti  frutto soprattutto di una sinergia politica che in questo momento difficile  per il teramano rappresenta una speranza per il territorio.  Le proposte  si muovono su alcuni principi di fondo: l’estensione di una serie di provvedimenti già previsti per i Comuni del cratere del sisma anche ai territori dei Comuni colpiti dagli eccezionali fenomeni metereologici. L’estensione del “cratere” propriamente detto anche ai comuni di Isola del Gran Sasso, Colledara, Castel Castagna, Fano Adriano, Pietracamela, Basciano, Penna Sant’Andrea (sono già nel cratere Rocca Santa Maria, Valle Castellana, Cortino, Crognaleto, Montorio). L’eliminazione delle limitazioni attualmente previste per il Capoluogo dal Decreto Sisma. L’estensione dei provvedimenti previsti per il sisma anche ai territori con movimenti franosi da dissesto.

Renzo di Sabatino Presidente Provincia di Teramo “Una serie di provvedimenti ragionati, frutto di giorni di lavoro, insieme agli uffici legislativi dell’ente, dell’Upi e dell’Anci,  nulla di più e nulla di meno di quello che serve non solo per ricostruire il danno materiale ma anche per sostenere le economie locali in ginocchio, per frenare lo spopolamento, per darci una speranza. Siamo andati ad integrare il Decreto laddove a nostro avviso era carente o ad aggiungere dove non contemplava misure. Un lavoro circostanziato perché, dopo la imponente manifestazione di Roma, in Parlamento, saremo misurati, giudicati e mi auguro approvati, sulla qualità e fattibilità delle proposte. Non ci dimentichiamo che andranno trovate importanti coperture finanziarie e che il nostro percorso di lobbisti del territorio è appena iniziato. Dovremo monitorare ogni passaggio ed essere pronti a costruire alternative laddove non abbiamo risposte adeguate”.

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