Teramo, discarica “La Torre” 10 anni dal crollo

Il Comitato dei residenti torna in campo contro la discarica “La Torre”, alla vigilia della ricorrenza dei 10 anni dal crollo dell’impianto alle porte del capoluogo teramano.

Il comitato attraverso il suo storico presidente, Francesco Di Diomede, accusa l’amministrazione comunale di “essere dormiente” sulle criticità della gestione della discarica, una situazione che col passare del tempo sta peggiorando visto e considerato che il biogas prodotto dalla discarica, dicono con preoccupazione i residenti, viene quotidianamente  disperso nell’aria poiché l’impianto non ha mai funzionato e buona parte dei rifiuti continuano a rimanere esposti alle intemperie consentendo così l’aumento di produzione di percolato.

“Già dal 2009, da quando si è insediata per il primo mandato era a conoscenza di tutte le gravi criticità che c’erano nella discarica crollata e, a distanza di 7 anni, per risolvere definitivamente questi problemi, sono stati fatti pochi lavori ma molte chiacchiere. Tutto il biogas prodotto dalla discarica viene disperso nell’aria che respiriamo poiché l’impianto non funziona da sempre e buona parte dei rifiuti continuano a rimanere scoperti consentendo l’aumento di produzione di percolato e qualche disagio in più a noi cittadini che viviamo nelle vicinanze. Una cifra importante, quella per lo smaltimento del percolato pagato da tutti i teramani che per più della metà è servita per smaltire l’acqua piovana infiltrata tra i rifiuti a causa dei lavori non fatti e a  pensare, che questa giunta ha approvato uno studio di fattibilità per la sistemazione definitiva della discarica per un costo complessivo di 3.300.000 euro molto inferiore alla somma pagata in 7 anni per lo smaltimento del percolato. Chiedo al sindaco di Teramo Brucchi  di trovare al più presto i fondi necessari per ridare anche tranquillità a chi abita nella zona.”

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