Teramo coordinamento unico per la ciclo-pedonalizzazione

ciclisti

A Teramo nasce il coordinamento unico provinciale volto a promuovere i progetti di ciclo-pedonalizzazione delle territorio.

Andare a piedi o in bicicletta al lavoro e a scuola sarebbe un importante metodo per  decongestionare il traffico nelle nostre città, ma sarebbe anche molto utile per la nostra saluta  salute e assolutamente determinante per incentivare scelte  urbanistiche sostenibili per il  miglioramento della qualità della vita e la vivibilità. Per realizzare questi obiettivi e promuovere progetti di piste ciclabili questa mattina è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra la Provincia di Teramo la Asl, l’Ufficio scolastico provinciale, i Sindaci, la Fiab e Tua per la nascita questo Coordinamento unico provinciale.  L’obbiettivo è soprattutto quello di accedere ai 35 milioni di euro messi a disposizione dalla legge di stabilità 2016  per il programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro.
La Provincia di Teramo ha dato il via ad un Coordinamento per la progettazione di sistemi di “intermodalità avanzata fra bicicletta e trasporto pubblico e per la definizione delle linee guida e di indirizzo ai Comuni”.Le piste ciclabili vengono fruite e utilizzate come alternativa alle quattro ruote, è necessario che siano realizzate seguendo criteri precisi e, che, possibilmente, siano programmate all’interno di Piani urbani della mobilità. La Provincia, nel 2014, ha adottato un “Piano Strategico per la sostenibilità ambientale e il contenimento del consumo di suolo” che introduce, tra le diverse priorità, quella dello sviluppo della cosiddetta “mobilità dolce” o “mobilità sostenibile”, nell’ambito di politiche di riqualificazione dei territori urbani e periurbani; “Lo Stato finanzia progetti che abbiano un bacino di almeno centomila abitanti – ha spiegato il presidente Renzo Di Sabatino – per questo è importante coordinarsi e fare sistema. Non solo, sia il Protocollo che il nostro Piano, in caso di partecipazione ai bandi, rappresenterebbero un valore aggiunto sulla valutazione”.