Teramo chiudono due scuole superiori

Presentato anche dalla Provincia di Teramo il quadro sulla vulnerabilità sismica delle scuole superiori .

Sono ventitrè su ventotto gli edifici scolastici sottoposti agli studi di vulnerabilità sismica in questi tre mesi, mentre negli altri cinque erano già stati misurati. Di questi edifici la Provincia ha deciso la chiusura di 2 scuole : l’Ipsia Pagliaccetti di Giulianova, con 120 studenti , e il Marino di Teramo, con 200 studenti; questo è avvenuto perché le scuole non superano la soglia dello 0,20. Nel frattempo per tutte le strutture scolastiche l’ente di via Milli l’Ente ha anche commissionato le prove statiche. La Provincia teramana è la prima abruzzese, una delle poche in Italia, a dotarsi di una mappa del rischio su tutti gli edifici anche se l’obbligo della dotazione della vulnerabilità sismica è scaduta nel 2013 e solo il 30% del patrimonio edilizio pubblico italiano è stato “misurato”.  L’ente ha investito fondi propri di bilancio utilizzando le risorse derivate dalla vendita della Caserma dei carabinieri di Teramo. Si tratta di  finanziamenti con i quali, nel corso dell’estate, sono stati realizzati anche tutti gli interventi riguardanti l’antincendio mettendo a norma ciò che non era e sostituendo gli impianti obsoleti. Per poter adeguare tutti gli istituti superiori servirebbero 163 milioni di euro, una cifra ad oggi impensabile per poterla considerare.

“Faremo subito i lavori nelle strutture che hanno un buon indice e che in tempi brevi e con investimenti già previsti possono raggiungere un grado di sicurezza ottimale– ha dichiarato questa mattina il presidente Renzo Di Sabatino – il Milli, il Comi, il Pascal a Teramo sono tutte strutture sulle quali certamente investire anche perché hanno spazi significativi e che rappresentano una risorsa significativa in un piano di riorganizzazione. Gli indici sono solo l’inizio di un percorso: sulle scuole c’è la nostra massima attenzione sia per ragioni di sicurezza sia perché è chiaro che le scelte hanno ricadute socio-urbanistiche determinanti per le città dove sono ospitate: la Provincia si è fatta una sua idea ma ci confronteremo con gli enti locali”.

IL SERVIZIO DEL TG8:

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