Teramo: all’ Hatria partono i licenziamenti

L’Hatria di Sant’Atto ha dato avvio alla procedura di mobilità per 55 lavoratori in esubero su 181 dipendenti.

Una situazione emersa durante l’incontro con la Direzione aziendale, programmato per discutere la piattaforma per il rinnovo del Contratto integrativo, ma in cui la stessa direzione dell’azienda ha comunicato inaspettatamente l’avvio di una procedura di licenziamento e la disdetta dell’accordo ponte. La Rsu, unitamente alle Segreterie FEMCA e FILCTEM, hanno espresso grande disapprovazione per il comportamento dell’ Hatria, per il merito e per il metodo di questa comunicazione.  Un brutto colpo per i lavoratori che lunedì si riuniranno in assemblea dalle 13 alle 15 per intraprendere tutte le iniziative del caso, nessuna esclusa, e cercare di impedire che il provvedimento vada in porto.  Ma sarà molto difficile che tale decisione possa essere revocata.  Della procedura di licenziamento oltre ai sindacati sono stati informati Provincia e Confindustria con le quali saranno avviati nell’immediato degli incontri. Motivo di tale decisione, che piomba come un macigno addosso ai lavoratori è il fatto che la crisi perdura inesorabilmente nel settore della ceramica sanitaria con riduzioni importante dei volumi complessivi dell’azienda. A questo si aggiunge il costo pesante dell’energia elettrica e la spietata concorrenza dei paesi esteri come la Germania e la Francia. Un dato palese riguarda il fatturato dell’azienda che è passato da 33 mln del 2007 a 14 mln del 2016. Per questi motivi dunque l’ Hatria ha deciso il licenziamento collettivo del personale in esubero, per 55 persone, non potendo più ricorrere a cassa integrazione o a contratti di solidarietà.

IL SERVIZIO DEL TG8: