Teramo, 5 indagati per il mancato sgombero di Palazzo Pompetti

Nell’ambito dell’ inchiesta avviata dalla Procura di Teramo su Palazzo Pompetti, a due mesi dall’ordinanza di sgombero dell’edificio, sono state iscritte nel registro degli indagati 5 persone.

Si tratta di privati a cui l’autorità giudiziaria contesta il reato di inosservanza dei provvedimenti dell’autorità. Questo perché non avrebbero rispettato l’ordinanza di sgombero firmata dal sindaco Gianguido D’Alberto continuando a rimanere in locali dichiarati inagibili con esito “E”, un profilo di sostanziale gravità così definito dai tecnici della Protezione civile dopo i sopralluoghi fatti in seguito al terremoto. Inagibilità che hanno riguardato sia gli uffici comunali ospitati nell’edificio, subito sgomberati in seguito all’ordinanza, sia appartamenti e negozi, si legge su “Il Centro” in edicola oggi. L’inchiesta aperta dalla Procura è destinata a muoversi sulla base di acquisizioni di atti e documentazione che già nei prossimi giorni finiranno nel fascicolo aperto. Senza escludere, nel futuro, la contestazione di altre ipotesi di reato e nuovi indagati. Intanto da qualche giorno intorno a palazzo Pompetti sono state sistemate delle transenne. Le ha fatte installare il Comune per i lavori di messa in sicurezza che fanno capo all’ente e che riguardano la parte pubblica. Da soprintendenza e Cor, il centro operativo regionale che si occupa dell’emergenza terremoto, sono arrivati i nulla osta agli interventi destinati a rinforzare l’edificio dichiarato inagibile a settembre dopo un ulteriore sopralluogo dei tecnici della Protezione civile.

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