Taglio alberi Pescara: documento tenuto nascosto?

Sul taglio degli alberi a Pescara il ‘Coordinamento Salviamo gli alberi’ accusa l’amministrazione comunale di ‘avere tenuto nascosto un documento sulla pericolosità delle piante .

non si placano le polemiche a Pescara sul taglio degli alberi. In una nota Il Comune il ‘Coordinamento Salviamo gli alberi’  accusa l’amministrazione comunale di aver taciuto per mesi sulla reale condizione dei pini di viale Regina che erano stati condannati a morte ad aprile e salvati solo dopo le proteste dei cittadini.

Nel comunicato si legge “Non erano e non sono a rischio crollo immediato, ma vanno curati e monitorati come dovrebbe accadere normalmente. A rivelarlo è una relazione del Comune del 2016, commissionata alla Ar.Es di Ferrara e mai divulgata. Le proteste bloccarono i lavori, ma purtroppo diversi esemplari furono abbattuti senza alcuna analisi strumentale. A seguito delle proteste, pochi alberi furono risparmiati e su tre di essi il Comune ha fatto alla chetichella quelle analisi strumentali che abbiamo chiesto a gran voce e tutti e tre sono risultati stabili. Ad individuare, il documento, tramite accesso agli atti, il consigliere comunale del M5s Massimiliano Di Pillo. Grazie al suo intervento, adesso siamo nelle condizioni di divulgare la relazione rimasta nei cassetti del Comune  che smentisce su tutta la linea l’operazione emergenziale messa in piedi dai funzionari comunali, con l’avallo dell’amministrazione, che ha proceduto con affidamenti di decine di migliaia di euro abbattimenti in somma urgenza. L’assessore al Verde pubblico Laura Di Pietro nella riunione con le associazioni si è ben guardata dal tirare fuori questo documento incredibile, che la smentisce e che conferma clamorosamente ed incontrovertibilmente che i cittadini hanno ragione e loro hanno torto. Domani 3 settembre, alle 16:30 in piazza Sacro Cuore, si terrà il flash-mob “SalviAmo gli Alberi,finalizzato alla sensibilizzazione della popolazione sul tema della corretta gestione del verde”.

L’ordine degli Architetti di Pescara interviene nella polemica sorta tra il coordinamento degli ambientalisti e l’amministrazione cittadina, in merito al taglio di 121 alberi programmato dal Comune affermando che una valida ed adeguata manutenzione nel tempo, nuove piantumazioni, consapevoli potature degli esemplari esistenti sono pratiche finalizzate alla tutela e ad evitare l’abbattimento delle specie arboree, se non dietro risultati diagnostici che indichino una procedura diversa.

In una nota, in cui vengono ribaditi gli interventi di gestione da dedicare al patrimonio arboreo, secondo quanto già emerso lo scorso anno durante alcune giornate di studio dedicate al tema, l’ordine afferma che “la bellezza del paesaggio urbano del verde e nel caso specifico dei pini, di cui è dotata la città di Pescara, intercetta le molteplici arterie urbane per offrire anche suggestive memoria da preservare per il futuro . Gli architetti evidenziano come l’attuale dibattito sui temi della sostenibilità ambientale, sul consumo del suolo, sulla rigenerazione urbana della città, conducano a considerare anche l’elemento vegetale parte integrante del sistema edificio”. In conclusione l’Ordine degli Architetti di Pescara sottolinea come per il verde urbano sia “necessaria una manutenzione consapevole e adeguata nel tempi, al fine di tutelare la sicurezza dei cittadini, contestualmente al preservare il più possibile i paesaggi storici fino ad oggi pervenuti”.

L’assessore comunale Laura Di Pietro replica così alle polemiche “Mi auguro che quanto prima questa inutile e strumentale polemica si fermi e sia possibile tornarsi a sedere con i cittadini, le associazioni, il corpo forestale dello Stato, gli ordini degli Agronomi e Periti Agrari e chiunque abbia a cuore il verde di Pescara, per progettare insieme le nuove piantumazioni e predisporre un piano del verde. Pubbliche e comunicate  le prove del tecnico Morelli, che conferma il nostro operato. Delle due l’una: o l’agronomo Giovanni Morelli, che il 13 maggio abbiamo voluto a Pescara per un’ulteriore conferma del buon lavoro svolto circa la messa in sicurezza degli alberi in via Regina Margherita, ha sempre ragione e quindi le uniche verifiche possibili per garantire la stabilità di un albero sono le prove di trazione del valore di 850 euro l’una, oppure non è così e allora non comprendiamo il senso della nuova polemica. Chi oggi cita la relazione di Morelli effettuata dopo l’analisi del collega Rabottini, fa parte di quel gruppo di associazioni invitate a partecipare al sopralluogo che Morelli fece in città in maggio, ma che in via Regina Margherita hanno fatto mancare la loro presenza, con nostra somma delusione sia quel giorno che quando sono state svolte le prove di trazione, eventualità anch’essa comunicata lo scorso 7 luglio. Il 13 maggio, come certificano i numerosi articoli di stampa apparsi sulle testate locali, lo ribadiamo per chi non c’era, Morelli confermò la validità della ‘relazione Rabottini’ e noi, proprio per venire incontro alle distanze promosse dal green table, decidemmo di affidare alla sua squadra la verifica della staticità di tre esemplari ritenuti di particolare pregio”.