Sulmona: il Ministro Bonafede visita gli uffici giudiziari

Nuova tappa del viaggio ‘senza preavviso’ del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede negli uffici giudiziari: questa mattina il Guardasigilli si e’ recato ‘a sorpresa’ al tribunale di Sulmona.

Bonafede ha incontrato il presidente dell’ufficio giudiziario e quello dell’Ordine degli avvocati.

“Ho trovato una realta’ virtuosa per produttivita’ – ha detto Bonafede, con un video pubblicato su Facebook – con questa visita lo Stato dimostra di essere vicino a quei tribunali che vengono considerati un po’ la periferia della giustizia italiana”. Nella legge di bilancio, ha ricordato il ministro, “abbiamo bloccato la chiusura dei tribunali in Abruzzo, con una proroga fino al 2021 per avviare una riflessione piu’ generale. E’ importante una giustizia vicina ai cittadini”. “L’obiettivo è aprire mille uffici di prossimità entro il 2019 – ha proseguito il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, durante la sua visita oggi al Tribunale di Sulmona – Naturalmente gli uffici di prossimità non sono sostitutivi dei tribunali, ma è un segnale che dà lo Stato ai cittadini italiani in termini di giustizia. Gli uffici di prossimità li vogliamo aprire negli ospedali e in altri luoghi dove bisogna far sentire che la giustizia è presente. E’ una rivoluzione culturale, voglio andare verso l’idea di una giustizia che sia flessibile e capace di arrivare, nei limiti del possibile, a tutti i cittadini”.”Stiamo lavorando sui precari. Entro marzo faremo conoscere come il ministero si sta muovendo sui precari, tirocinanti e assistenti giudiziari che sono in attesa dello scorrimento integrale della graduatoria. Voglio dare tempi precisi sia sulla magistratura onoraria e su questo fronte c’è un tavolo. Nell’arco di due settimane ci sarà l’ultima riunione di questo tavolo e poi tireremo le somme”. “Nel 2019 saranno assunti 1.200/1.300 agenti di polizia penitenziaria”. Ha inoltre dichiarato  il ministro della Giustizia,  a proposito della carenza di personale in cui versano i penitenziari italiani, nel corso di una visita a sorpresa al tribunale di Sulmona. “Contemporaneamente – ha aggiunto – stiamo lavorando sull’edilizia penitenziaria. Conto nel giro di pochissimo tempo di poter dare un’indicazione su tutti i luoghi verso i quali si sta muovendo il ministero, compresa la riutilizzazione di alcune caserme dismesse in tutta Italia per avere piu’ posti disponibili. Tuttavia non e’ che non vogliamo concentrarci sulle pene alternative al carcere, ma la condizione delle carceri e’ davvero grave. Sto lavorando sulla rieducazione – ha detto sempre il Guardasigilli – sto portando avanti protocolli in tutta Italia per cercare di rafforzare la migliore strada di rieducazione, cioe’ quella del lavoro dei detenuti. E lo sto facendo in collaborazione con i sindaci di grandi e piccole citta’. Inoltre, contemporaneamente c’e’ da intervenire sull’edilizia penitenziaria, intensificando gli interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione, che sono spesso gia’ in corso o basati al vecchio piano di edilizia penitenziaria”.

Nel pomeriggio il Ministro Bonafede, accompagnato dalla candidata presidente del M5S Sara Marcozzi, ha visitato anche alcune periferie di Pescara, tra cui Rancitelli e Fontanelle.  Accompagnati anche dal consigliere regionale Domenico Pettinari hanno visitato alcune tra le realtà più difficili della nostra Regione.

“Oggi segniamo un altro passo importante verso l’idea di Regione e di Paese che abbiamo” afferma Sara Marcozzi. “In questi quartieri il M5S è stato sempre presente ed abbiamo svolto tante battaglie, anche in consiglio regionale, per chiedere dignità e sostegno verso tutti quegli abruzzesi onesti che sono costretti a vivere in realtà al limite. Portare il Ministro Bonafede in questi luoghi della regione è il coronamento di un percorso che abbiamo iniziato sin dall’opposizione con lo straordinario lavoro che Domenico Pettinari ha svolto quotidianamente qui. Oggi il M5S è al Ministero della Giustizia ed Alfonso Bonafede è venuto a vedere con i suoi occhi quello che abbiamo denunciato per anni. La Regione non deve lasciare spazio a chi delinque, maggiormente in appartamenti di proprietà pubblica. Le case ATER spettano di diritto a chi è in graduatoria per un alloggio popolare e devono essere l’aiuto che la Regione Abruzzo offre a chi non ce la fa, invece sono diventate il ricettacolo di criminali che le hanno occupate abusivamente o che le utilizzano come centrale per delinquere: spaccio, usura, commercio illegale di armi. Tutto questo deve finire. Siamo stanchi di sentire gli slogan di chi fa il forte con i deboli, ma poi si gira dall’altra parte con la vera criminalità che offende la nostra dignità di abruzzesi.
Li vivono bambini a cui è negato il diritto allo studio, vivono donne vittime di violenza e di minacce, anche di stupro, come è capitato ad alcune cittadine di via Rigopiano, a cui va tutta la mia solidarietà di donna e di rappresentante delle istituzioni. La politica non può ignorare la richiesta di legalità che viene dai cittadini. Ecco perché oggi abbiamo deciso di portare la giustizia fisicamente, nella persona del Ministro, in quei quartieri”.

“La visita del Ministro ha messo poi fine alla strumentalizzazione che gli avversari politici stanno perpetuando sui tribunali minori. – continua Marcozzi – La visita a sorpresa fatta questa mattina presso il Tribunale di Sulmona ha permesso al Ministro di constatare quanto la geografia giudiziaria posta in essere dal precedente governo non rispecchi la necessità dell’Abruzzo e degli abruzzesi” conclude Marcozzi.

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