Studentesse morte in Spagna: abruzzese viva per miracolo

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Studentesse morte in Spagna: abruzzese viva per miracolo. Una ragazza di 24 anni di San Benedetto dei Marsi che era su un altro autobus.

Anche una ragazza abruzzese ha rischiato di trovarsi sull’autobus delle studentesse morte in Spagna. Questione di fatalità, è proprio il caso di dirlo. Antonella Asci, 24 anni di San Benedetto dei Marsi viaggiava a bordo di uno dei cinque autobus della gita finita in tragedia. Alle sei del mattino erano di ritorno da Barcellona lungo la AP-7 nei pressi di Freginals, nella zona di Tarragona., quando l’autista ha perso il controllo del mezzo che si è ribaltato provocando la morte di 13 persone. L’autista ha ammesso di aver avuto un colpo si sonno che purtroppo è costato la vita anche a sette studentesse italiane. Non ci sono abruzzesi tra le vittime. La marsicana  Antonella Asci fa parte degli  86 giovani studenti delle università abruzzesi presenti in Spagna per il progetto Erasmus. La notizia aveva creato allarme ma per fortuna ,attraverso messaggi ed e- mail, sono arrivate conferme e rassicurazioni che sia la studentessa dell’Ateneo aquilano stava bene sia che altri giovani abruzzesi non avevano partecipato alla gita. La Spagna è una meta molto ambita per l’Erasmus . Attualmente si trovano nella penisola iberica circa 80 studenti dell’ Università d’Annunzio di Chieti -Pescara, tre dell’Ateneo di Teramo e altrettanti di quello aquilano.

 

1 Commento su "Studentesse morte in Spagna: abruzzese viva per miracolo"

  1. david celiborti | 07/04/2016 di 00:34 |

    Quando ho saputo della notizia delle 13 ragazze, di cui 7 italiane, coinvolte nell’incidente di Terragona in Ispagna, mi è venuto da piangere! Sono contento della sorte toccata alla ragazza Antonella Asci di S.Benedetto dei Marsi, che per un fortuito scambio di pullman, è rimasta illesa e può raccontare la sua avventura! E’ di moda mandare un autista per gite scolastiche dei ragazzi delle scuole di secondo grado nell’ultimo anno prima dell’ uscita dalle superiorie non solo, cosa succede che per la foga di guadagni da parte delle ditte di pullman, gli autisti arrivati dopo una gita, ripartono quasi immediatamente, non permettendo il riposo adeguato agli stessi! Molto spesso non c’è un secondo autista che dia il cambio! E’ allora la catastrofe, un colpo di sonno, l’omicidio colposo: povero per chi muore ed anche povero per chi rimane a piangere per chi non c’è più! Che pena è una società quella nostra che è capace solo di trsformare i momenti belli ed indimenticabili in tragediei! Oggi piangiamo la sorte di 13 ragazze che forse tra un pò dimenticheremo, che sono mai esistite, ma che erano la nostra speranza e loro stesse speravano in mondo futuro, basta guardare le loro foto splendide! Che tristezza per tutti noi e per le famiglie, in cui le ferite inferte dall’assenza di qualcuno caro, provoca un dolore diuturno ed incolmabile! Che tristezza, preghiamo almeno per loro! David

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