Strattona padre che cade e muore a Silvi: le risposte dall’autopsia

Sarà l’autopsia a dare una svolta alle indagini sulla morte di Giovanni Di Martino, il meccanico in pensione di 73 anni di Silvi.

L’uomo è deceduto in ospedale ad Atri, in seguito alle ferite riportate durante una colluttazione con il figlio Giuseppe, architetto di 45 anni, intervenuto per difendere la madre durante una lite fra i genitori nella loro abitazione di Via Dante Alighieri a Silvi.

L’esito dell’esame autoptico, disposto dalla Procura della Repubblica di Teramo e anticipato ad oggi fornirà risposte più precise sulle cause del decesso. Infatti Giuseppe Di Martino ha affermato che, durante la colluttazione l’anziano è caduto battendo la testa contro un tavolino. Dai rilievi dei carabinieri della Compagnia di Giulianova, è tuttavia emerso che le ferite riportate alla testa sono almeno tre e a causarle difficilmente può essere stata una semplice caduta accidentale.

Giuseppe Di Martino, intanto, resta in stato di fermo nella casa circondariale di Castrogno a Teramo con l’accusa di omicidio preterintenzionale e l’interrogatorio di garanzia, alla presenza del suo avvocato, dovrebbe avvenire all’inizio della prossima settimana.

L’uomo, dopo essere stato in Svizzera, dove ha svolto la professione di architetto, da un anno, era tornato a Silvi per stare più vicino alla madre, che pare avesse intenzione di separarsi dal marito con il quale i litigi erano molto frequenti. Giovanni Di Martino non viene descritto come una persona violenta ma, dopo tanti anni di matrimonio, ormai c’era una incompatibilità di carattere con la consorte con la quale le liti erano sempre più accese.