Sistema socio-sanitario in Abruzzo: confronto a Pescara

Confronto a Pescara sulla riorganizzazione del sistema socio-sanitario sul territorio abruzzese. Iniziativa promossa dalla Cgil Abruzzo.

“La riorganizzazione del sistema socio-sanitario abruzzese, più servizi sul territorio per i nuovi bisogni di cura” è il tema del convegno organizzato dalla Cgil Abruzzo. A confrontarsi all’Aurum di Pescara Sandro Del Fattore, segretario generale della Cgil Abruzzo, l’assessore regionale alle politiche sociali Marinella Sclocco, Stefano Cecconi, responsabile nazionale Cgil per le politiche sociali,  il direttore dell’Agenzia sanitaria regionale Alfonso Mascitelli,Marina Balestrieri, segretaria della Cgil Emilia Romagna, Gavino Maciocco, docente di medicina di comunità e politica sanitaria all’università di Firenze, Petropulacos Kyriakoula, direttore generale Cura della persona, Salute e Welfare della Regione Emilia Romagna, Carmine Ranieri, segretario regionale della Cgil abruzzese. Il segretario Cecconi parlando delle richieste della Cgil al Governo ha detto che c’è bisogno di maggiori fondi e di migliorare  i servizi e le politiche sanitarie creando sinergie tra strutture che si occupano del sociale e quelle del settore sanitario. Un dialogo avviato in Abruzzo con l’approvazione del nuovo piano sociale regionale del quale ha parlato l’assessore Sclocco.

L’assessore  Sclocco ha detto  che “Il nuovo Piano cambia l’intera filosofia delle politiche sociali, mette sul campo un’organizzazione più razionale e meno dispersiva, dà la possibilità alla parte pubblica di collaborare con i privati nella progettazione e definendo i standard qualitativi dei servizi prevedendo appunto l’accreditamento delle società che erogano servizi sociali, al pari di quello che avviene in campo sanitario. Il nuovo Piano riduce gli Ambiti territoriali sociali portandoli da 35 a 24 e facendoli coincidere con i Distretti sanitari. E’ il primo passo di quell’integrazione socio sanitaria, già attiva in altre regioni, che prevede una cabina di regia nella quale i due mondi, non sempre tra loro concilianti, possano discutere e programmare. Ciò significa meno passaggi burocratici e migliore qualità dei servizi. Gli oltre 200 milioni di euro per i prossimi tre anni vengono messi in campo per le fasce più deboli della società”.

Il segretario generale della Cgil Abruzzo Del Fattore afferma che   “E’ certamente cosa utile, soprattutto in una fase di riorganizzazione e trasformazione della sanità abruzzese, confrontare quanto accade in Abruzzo con l’esperienza di altre regioni; discutere come cambiare il modello organizzativo per dare risposte migliori al bisogno di cura dei cittadini. Risultati che per la Cgil Abruzzo si raggiungono anche potenziando la sanità e l’assistenza sul territorio, riorganizzando le risposte a una domanda di cura che cresce e si fa sempre più complessa. Affrontando la stagione del cambiamento tenendo al centro alcune proposte e alcuni orientamenti che il sindacato ritiene necessari per riorganizzare la sanità puntando alla qualità delle prestazioni e dell’assistenza, all’accesso garantito a tutti i cittadini, al fatto che anche questo settore può contribuire concretamente a rilanciare l’occupazione “.