Sfollati Via Lago di Borgiano: scontro in Consiglio Comunale a Pescara

Jpeg

Un’interrogazione urgente della consigliera del Pd Stefania Catalano riaccende la polemica a Pescara sulla ricollocazione degli sfollati di Via Lago di Borgiano.

Alla luce della delibera dell’assessore Isabella Del Trecco che prevede l’immediata ricollocazione delle, attualmente, 25 famiglie ancora sistemate negli Hotel, tra le decine di alloggi di case popolari appena risistemate, già nei giorni scorsi alcuni degli sfollati ed il comitato “Per una nuova Rancitelli” avevano mosso perplessità sui criteri adottati dall’amministrazione comunale, soprattutto in merito all’applicazione dell’articolo 14 della Legge Regionale 96 del 1996 sul diritto di scelta o meno dell’alloggio più idoneo:

“Iniziamo con il dire – esordisce la Del Trecco – che sono passati oltre due anni e queste persone sono ancora costrette a vivere in Hotel, e questa è una vergogna specie per la passata amministrazione regionale che avrebbe dovuto intervenire più concretamente invece di fare false promesse, come ad esempio la collocazione nei nuovi palazzi di Via Trigno che tra fine lavori e collaudi non saranno disponibili prima del 2021. Proprio in applicazione della Legge Regionale 96 del 1996 siamo obbligati a ricollocare le persone in base a criteri d’emergenza, non ci sono cittadini di serie A e di serie B – prosegue la Del Trecco – e tutti gli alloggi saranno comunque idonei alle rispettive esigenze.”

Erano più di 80 i nuclei famigliari immediatamente sgomberati dopo le risultanze inquietanti delle analisi della Labortec che hanno certificato l’inagibilità degli edifici di Via Lago di Borgiano ai civici 14,18 e 22. Molti hanno trovato soluzioni alternative con il passare dei mesi, attualmente, invece, sono 25 i nuclei da ricollocare e secondo la consigliera comunale del Pd Stefania Catalano, non li si puo’ costringere ad accettare qualsiasi tipo di soluzione:

“Se c’è chi tratta le persone come cittadini di serie A e di Serie B è proprio questa amministrazione comunale – attacca la Catalano – quelle in graduatoria e quelle sfollate, chi ha potuto scegliere la casa meglio rispondente alle proprie esigenze  e chi no,  con il rischio che di fronte ad un ulteriore rifiuto si possa perdere il diritto. Inoltre ci risulta che i palazzi di Via Trigno siano disponibili già dalla prossima estate.”

Il servizio del Tg8