Scuole sicure a Pescara: la replica del Comune

Sulla sicurezza delle scuole a Pescara l’assessore Cuzzi invita il M5S a non creare allarmismi e dice “in 3 anni abbiamo fatto cose mai realizzate prima “.

Il sindaco di Pescara Marco Alessandrini, l’assessore alla Pubblica Istruzione Giacomo Cuzzi e il dirigente del Settore Edilizia Scolastica Pierpaolo Pescara, in merito all’edilizia scolastica e alla situazione riguardante la vulnerabilità delle scuole cittadine, spiegano che l’attenzione resta massima. Replicando al Movimento cinque stelle elencano una serie di interventi già avviati e da avviare ed evidenziano che una parte dell’avanzo di bilancio, pari a 400 mila euro, sarà impiegata, insieme ad altri finanziamenti, proprio per i lavori di messa in sicurezza delle scuole materne e primarie della città.

Il sindaco Alessandrini e l’assessore Cuzzi affermano che “In merito allo stato degli edifici scolastici di competenza comunale, di questi giorni tornato d’interesse per la minoranza a causa della questione della vulnerabilità sismica, va detto che siamo stati noi i primi a porci diversi mesi fa un problema che prima nessuno aveva mai sollevato. Questo perché la sicurezza delle nostre scuole  ci interessa in modo prioritario, visto che ospitano il bene più grande della città. Detto questo, la Giunta comunale ha approvato in gennaio una circostanziata delibera che non ha precedenti nella storia amministrativa della città, per avere un quadro delle cose fatte e di quelle da fare. A seguito di tale atto ci siamo impegnati in Consiglio Comunale a portare avanti l’iniziativa da noi presa, impiegando una parte dell’avanzo di bilancio per la verifica della vulnerabilità sismica degli edifici, cosa che prima nessuno aveva mai fatto e chiesto e allo scopo saranno destinate risorse per 400.000 euro, oltre agli investimenti già programmati per l’anno scolastico 2017/2018. Non riteniamo accettabili, dunque, le lezioni da parte di chi ha governato la città senza dare alcuna risposta in termini di programmazione e di investimenti sul fronte scolastico. Né quelle da parte di chi vorrebbe invece governarla e si getta sugli argomenti senza cognizione, proposte, idee, ma solo per la fame di un consenso che di sicuro aiuta a finire sui giornali, ma non a rendere più sicure le scuole. Cosa per cui, invece, necessitano attenzione, progetti e risorse”.

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