Scuole chiuse a Pescara: ordinanza tardiva, infuriano le polemiche

Ordinanza di chiusura delle scuole a Pescara comunicata informalmente alle 8.05, ufficialmente solo alle 9.45, caos e polemiche in città, il sindaco si scusa, ma i disagi sono stati notevoli.

“L’Amministrazione è consapevole dei disagi e si scusa con la cittadinanza e la comunità che fa riferimento a Pescara, meta di migliaia di studenti pendolari, ma la decisione di sospendere la didattica con così poco preavviso, pur sapendo che avrebbe arrecato disagio, dipende proprio dalla necessità di dover dare priorità alla sicurezza – così il sindaco Marco Alessandrini –Mi è molto chiaro che la politica significa scendere nel fango, affrontare questioni critiche e scegliere tra la soluzione più adeguata (non quella ideale), anche a rischio di essere impopolari.”

Le scuse del sindaco di Pescara Marco Alessandrini arrivano al culmine dei disagi che si sono verificati stamattina quando ormai l’intera popolazione studentesca si era mossa giungendo nei rispettivi plessi. Del resto la decisione di chiudere le scuole è stata comunicata sul sito del Comune soltanto alle 8.05 e nonostante anche una serie di comunicazioni telefoniche a diversi presidi, gli studenti, molti dei quali pendolari, molti altri accompagnati dai genitori si erano già mossi da casa. A quel punto per evitare un disagio se n’è creato uno in più, il flusso di genitori costretti a lasciare il posto di lavoro per andare a riprendere i figli, che ha di fatto creato ulteriori problemi al traffico già di per sé congestionato. Tra questi il caso dell’Istituto Manthonè di Pescara dove le lezioni iniziano alle 8.00:

“Ormai i ragazzi erano già tutti dentro – ci racconta la dirigente Antonella Sanvitale – per cui siamo stati costretti a sistemarli tutti in aula magna assistiti dal personale docente e dal personale Ata e poi avvertire uno a uno i genitori. I ragazzi maggiorenni abbiamo potuto farli andare via, ma per tutti gli altri è stato problematico; molti genitori sono stati costretti ad inviarci l’autorizzazione per farli uscire tramite whatsapp, altri inviandoci per e mail la fotocopia dei documenti, molti altri, invece, hanno dovuto prendere un’ora di permesso al lavoro. Siamo riusciti a far tornare tutti a casa solo alle 11.30.”

Abbiamo cercato d’intervistare il sindaco stamane, ma era alquanto contrariato per via della lentezza con la quale è stata diffusa la comunicazione, precisando però, off records, che la situazione meteo è improvvisamente peggiorata solo alle 7.30, quando le precipitazioni si sono intensificate e che la comunicazione era principalmente rivolta al secondo scaglione di studenti, quelli che entrano alle 8.30. Tuttavia, al di là delle forti critiche dei rappresentanti della minoranza al Comune, non è stato possibile arrestare l’ondata delle polemiche soprattutto sui social .

Il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, ha firmato due ordinanze legate all’emergenza maltempo ed ha disposto l’apertura del Coc all’interno del Comando di Polizia Municipale per gestire le eventuali situazioni di crisi legate alle consistenti piogge e la possibilita’ di accendere anticipatamente gli impianti di riscaldamento, a partire da oggi, a causa dell’abbassamento delle temperature.

AGGIORNAMENTO DELLE ORE 19: il sindaco Alessandrini ha prorogato l’ordinanza di chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado anche per la giornata di domani 23 ottobre.

IL SERVIZIO DEL TG8:

 

Le critiche di Confesercenti:

Il presidente Gianni Taucci in una nota afferma che le “Giornate come quella di oggi dimostrano purtroppo che Pescara non e’ ancora una citta’ all’altezza dei tempi moderni. Centinaia di negozi intrappolati in metri di acqua, una intera citta’ nel caos anche per colpa di decisioni prese fuori tempo massimo come la chiusura last minute delle scuole, gettando nel panico migliaia di famiglie. Crediamo che sia arrivato il momento di assumere decisioni importanti: i dodici milioni di euro destinati alla citta’ dal Masterplan siano interamente investiti nel rifacimento della rete fognaria con la separazione delle acque bianche dalle acque nere. Con il cambiamento climatico questa sta diventando la vera opera strategica di cui Pescara ha bisogno. Altro che bosco centrale e area di risulta Pescara ha bisogno di una colossale opera di risanamento ambientale, perche’ una citta’ che ospita ogni giorno 300 mila persone non puo’ permettersi di vivere alla merce’ del maltempo, anche se si tratta di fenomeni straordinari. Siamo solo in autunno e Pescara e’ gia’ nuda: la politica trovi il coraggio di assumere una decisione della quale le future generazioni saranno grate”.