Sciopero Metalmeccanici Abruzzo: Scontro tra la Cisl e la Cgil

Sciopero Metalmeccanici Abruzzo: E’ scontro tra la Cisl e la Cgil. In una nota congiunta firmata dal segretario generale della Fim-Cisl Abruzzo Domenico Bologna ed il segretario generale Cisl Abruzzo e Molise Maurizio Spina, dure accuse alla Fiom Cgil.

Il riferimento é al volantinaggio della Fiom di questa mattina nelle fabbriche abruzzesi sulle ragioni dello sciopero indetto per domani in occasione delle manifestazioni organizzate sul territorio per “Cambiare le pensioni e dare lavoro ai giovani”. Quella dello sciopero é stata, si scrive nella nota, una scelta unilaterale della Cisl. In Abruzzo e Molise i sindacati territoriali di Cgil-Cisl-Uil hanno promosso e organizzato presidi unitari a Campobasso dalle 9.00 alle 13.00 davanti al Palazzo del Governo; a Chieti dalle 9.00 alle 12.00 davanti la Prefettura, con volantinaggi nei giorni seguenti anche nei mercati rionali di Lanciano, Ortona e Vasto; a L’Aquila dalle 10.30 alle 12.00 presso la Prefettura in Corso Federico II; a Pescara dalle 16.00 in poi in Piazza Salotto presso l’Urban Box e a Teramo dalle 8.30 alle 12.30 in Piazza Martiri:

“E’ l’ennesimo tentativo della FIOM di dividere i lavoratori e i sindacati e di mettere in pericolo i rapporti unitari. Giocano in modo scorretto strumentalizzando le motivazioni della manifestazione di domani per un unico fine: quello di supportare un’iniziativa di sciopero dello straordinario che va avanti ormai da mesi, con un’adesione inferiore al 2%”,  – denunciano Maurizio Spina Segreatrio generale CISL e Domenico Bologna , Segretario della FIM CISL” – “È impensabile che si utilizzino le ragioni della manifestazione unitaria sulle pensioni e sui giovani per motivare un sciopero diverso e separato. In nessun posto di lavoro in Italia è stato dichiarato lo sciopero da CGIL, CISL e UIL. La CGIL deve assolutamente condannare questo comportamenti irrispettosi perché mettono in pericolo le buone relazioni unitarie. La FIM e la CISL non vogliono che le persone e i lavoratori vengano strumentalizzati, ricordando che i giovani non si aiutano con lo sciopero, ma con strumenti concreti come la firma di accordi, come quello dello scorso dicembre che  ha stabilizzato oltre 306 giovani lavoratori, – concludono i Segretari CISL e FIM.