S.Giovanni Teatino: una vita dignitosa per Debora

S.Giovanni Teatino: una vita dignitosa per Debora é quanto chiede la giovane donna affetta da una grave neuropatia per via di un intervento chirurgico sbagliato.

L’incredibile storia di Debora Brandimarte, 30 anni di San Giovanni Teatino, inizia circa otto anni fa quando a causa di un incidente stradale resta vittima di un grave problema alla schiena. Viene sottoposta ad un intervento chirurgico all’ospedale di Teramo, ma qualcosa non va e subisce un danno grave nella zona lombo-sacrale che le provocherà fortissimi dolori costringendola, di fatto, alla totale immobilità. Per questa vicenda c’é una causa in corso seguita dal suo legale Carlo Costantini, ma i guai per Debora non sono finiti qui. Una relazione, secondo i famigliari, non proprio impeccabile della commissione di Francavilla della Asl di Chieti non le consente, non solo di usufruire dell’accompagnamento, ma nemmeno di una riabilitazione in regime di ricovero, fondamentale per alleviare la sua condizione assolutamente precaria. Intanto tra cure, costosissime, e trasporti con le ambulanze per le varie visite alle quali deve periodicamente sottoporsi, i suo genitori anziani sono ridotti al lastrico e ad ottobre andrà all’asta la casa in cui vivono nella zona collinare di San Giovanni Teatino.

“Quello che chiedo – ci confida Debora – é solo una terapia riabilitativa che mi consenta quanto meno di tornare a camminare senza sentire dolore. La riabilitazione domiciliare é assolutamente insufficiente e non lo dico io, ma numerosi medici ai quali mi sono rivolta.”

 

La macchina della solidarietà per Debora é in movimento, già attivata una raccolta fondi grazie anche all’associazione “Cuore Nazionale” con il coordinatore regionale Francesco Longobardi, la referente di Chieti Eliana Ferretti, che ha organizzato diverse iniziative. Ma anche il Comune é al fianco di Debora, con un servizio di assistenza domiciliare della quale si stanno occupando l’assessore Ezio Chiacchiaretta, il vice sindaco Giorgio Di Clemente ed il sindaco Luciano Marinucci:

“Non é possibile in un paese che si dice civile come l’Italia – commenta Marinucci – che una giovane donna venga abbandonata al suo destino in questo modo. L’amministrazione comunale di San Giovanni Teatino fa quello che può, ma Debora ha diritto ad un’assistenza e la Asl ha il dovere di garantirgliela.”

E stamane a casa di Debora visita speciale, quella del sottosegretario alla giustizia, la senatrice Federica Chiavaroli che ha voluto conoscere la sua storia ed ha garantito il massimo impegno per risolvere la questione:

“Contatterò innanzitutto – assicura la Chiavaroli – le figure mediche che si sono occupate della questione per individuare una possibile soluzione. L’impresa non sarà facile, ma batterò i pugni sul tavolo se serve, perché Debora possa avere una vita dignitosa e guardare al suo futuro con più ottimismo.”