S.Giovanni Teatino: un comitato contro il sottopasso ferroviario

1500 firme raccolte in pochi giorni ed un agguerrito comitato cittadino per dire no all’ambizioso progetto di Ferrovie e Regione per la realizzazione di un sottopasso ed il raddoppio dei binari nel cuore di Sambuceto, nel Comune di San Giovanni Teatino.

L’opera, che sarebbe finanziata dal Masterplan, avrebbe il compito di potenziare l’asse ferroviario, in particolare nella tratta ovest-est, per il trasporto prevalentemente, come temono i cittadini, di merci anche pesanti. Obiettivo lo sviluppo infrastrutturale a danno, però, dei cittadini di questo comune che già in passato hanno dovuto sottostare a logiche più grandi come quella della realizzazione dell’area industriale, dell’asse attrezzato, i cui espropri dopo 40 anni non sono stati ancora pagati, e dell’aeroporto:

“Ora dovremmo essere di nuovo gli agnelli sacrificali di questa Regione – tuona Paolo Cacciagrano presidente del Comitato No Ferrovia Si Strada Verde – subendo un vero e proprio sfregio per il centro storico di Sambuceto, un buco per un’altezza di 3,50 metri che andrebbe a spaccare in due il territorio, é come se un’opera del genere venisse realizzata al centro di Piazza San Pietro a Roma o Piazza Duomo a Milano. Il nostro non é un No a prescindere – spiega ancora Cacciagrano – la nostra proposta alternativa é la delocalizzazione esattamente come é avvenuto a Pescara con la Strada Parco.”

Intanto sull’episodio avvenuto ieri e le cui immagini hanno fatto il giro del web, in città ci si stupisce del clamore, visto che quella applicata ieri é una procedura standard in caso di guasto tecnico al passaggio al livello. Il treno si ferma a circa 300 metri, il capostazione scende e blocca il traffico, e a passo d’uomo il convoglio riprende la sua corsa per accelerare una volta superato il centro urbano:

“Non vorremmo che questo episodio venisse strumentalizzato per ribadire l’importanza di questa opera sciagurata – ci dice Italo Sterlecchini del Comitato – realizzare qui il doppio binario sarebbe come dare un colpo mortale al tessuto sociale ed economico di san Giovanni Teatino.”

Intanto giovedì pomeriggio il sala consigliare alle 18.30 confronto pubblico, sul tema, alla presenza del presidente della Regione Luciano D’Alfonso.