Ryanair: Le strategie della Regione, le proposte dell’opposizione

 Ryanair: Le strategie della Regione, le proposte dell’opposizione. Al di là delle contrapposizioni maggioranza e minoranza pronte a fare la loro parte per individuare le soluzioni per salvare l’aeroporto d’Abruzzo.

In vista del Consiglio Regionale straordinario in programma il prossimo 16 febbraio e alla luce di una vera e propria sollevazione popolare con ben tre petizioni che hanno già raccolto migliaia e migliaia di firme, le forse politiche lasciano da parte le polemiche e studiano il da farsi. Intanto il Governo Regionale pronto a proporre una serie di misure a cominciare da una Legge Regionale di finanziamento pluriennale alla Saga, una cifra a scendere di 14 milioni di euro fino al 2020, per consentire alla società una gestione autonoma che gli consenta di finanziare direttamente le compagnie aeree, e nello specifico Ryanair. Considerando che il finanziamento non potrà essere superiore ai 2 milioni e mezzo annui, tutto il resto dovrà essere garantito da un fondo privato promosso dalla Regione e al quale dovranno partecipare tutti quei privati che hanno interessa affinchè l’incoming dell’Aeroporto non  solo mantenga gli attuali standards ma possa ancora crescere. Terza misura un’ulteriore ricapitalizzazione della Saga questa volta non attraverso dei fondi, ma tramite l’affidamento di beni immobili come la pista piuttosto che la palazzina attualmente di proprietà della Regione. Una cosa é certa bisogna marciare compatti verso l’obiettivo, ha ricordato Camillo D’Alessandro in Conferenza stampa, non come ha fatto l’eurodeputato abruzzese del M5S Daniela Aiuto che invece di aiutare il suo Abruzzo rischia di affossarlo con un’interrogazione suicida sulla presunta illegittimità dei finanziamenti. Di contro i partiti di centrodestra in Regione ribadiscono l’importanza di trattenere Ryanair, unico vettore low cost attualmente presente in Europa, che ha permesso all’aeroporto d’Abruzzo di superare la soglia dei 500 mila passeggeri e che da solo garantisce una ricaduta economica per la nostra Regione di 3 milioni al mese costando solo 5 milioni all’anno:

“In due mesi si andrebbero a recuperare tutti i costi – dice Lorenzo Sospiri – basta questo per comprendere quanto sia importante trattenere Ryanair ed usare tutti gli strumenti possibili per conseguire questo obiettivo.” Gli fa eco Mauro Di Dalmazio di Abruzzo Futuro: “Bisogna andare a Dublino sedersi intorno ad un tavolo e trovare gli argomenti giusti per convincere Ryanair a restare, non prima di aver istituito un tavolo intorno al quale devono sedersi tutti coloro che hanno a cuore lo sviluppo dell’Aeroporto d’Abruzzo.”

Aggiornamento ore 13,.30:

Il deputato  di Sinistra Italiana Gianni Melilla suona la sveglia e dice che il tempo a disposizione è breve per salvare l’aeroporto di Pescara. L’on Melilla ricorda che bisogna tenere conto della revisione delle norme europee in materia di concorrenza per il trasporto aereo.

Il deputato afferma che  “ è evidente che il diritto alla mobilità deve assicurare un minimo livello a tutti i cittadini e oggi la mobilità aerea non è meno importante di quella su strada,mare e rotaia per le quali lo Stato investe una enorme quantità di soldi per ripianare i deficit dei vettori e assicurare il trasporto pubblico locale”.

Quindi per Melilla  non c’è niente di male a garantire ai cittadini il diritto a spostarsi in Europa sostenendo le imprese del settore ,realizzando così  la coesione sociale europea.

Il parlamentare di Sinistra Italiana  sollecita interventi perché “ prima di risolvere il problema di una nuova normativa europea,già sollecitata dal Parlamento Europeo con una apposita risoluzione, passerà troppo tempo e la Ryan Air rischia di essere già andata via e quindi la Regione Abruzzo, d’intesa col Governo, sottoscriva un accordo con Ryan Air e chieda direttamente una deroga alla Commissione Europea, come ha fatto la Francia per i suoi aeroporti minori. Il Governo italiano deve decidere una differenziazione tra aeroporti grandi e minori nella tassazione proprio per garantire a tutti i cittadini un minimo di mobilità aerea”.

Per quanto riguarda gli aumenti delle tasse sui biglietti  secondo Melilla non possono essere retroattivi, ma devono valere rispettando le intese raggiunte con i vettori aerei privati.

“per consentire loro di programmare su base poliennale le proprie politiche tariffarie. Il parlamentare sollecita che  si costituisca un Fondo Privato da spendere nella trattativa con Ryan air, che sia alimentato da grandi e medi imprenditori  interessati allo sviluppo turistico ed economico dell’Abruzzo, grazie a molteplici collegamenti aerei su base europea, ma aperto ad una platea popolare anche tramite sottoscrizioni di pochi euro con modalità facili come il telefono mobile o fisso. Sono certo che migliaia di cittadini risponderanno per fronteggiare l’emergenza”.

Melilla, è fiduzioso che si possa rinegoziare un nuovo accordo con Ryanair e ritiene che il Presidente della Regione, con l’aiuto dei parlamentari e delle forze produttive abruzzesi, possa svolgere la funzione di tutela di chi utilizza i voli low cost sia per turismo che per lavoro all’estero e nel nord Italia.

Intanto  il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, ha convocato per mercoledi’ 10 febbraio, all’Emiciclo, la Conferenza dei Capigruppo, per stabilire la data in cui si svolgera’ la seduta straordinaria del Consiglio regionale sulla vicenda Ryanair.

Di seguito la replica della Saga 

“Saga ha appreso da varie fonti giornalistiche che la Commissione di Vigilanza convocata nella giornata di ieri 10 febbraio attendeva la partecipazione di un rappresentante della Società.
La SAGA vuole smentire le illazioni di un presunto comportamento irrispettoso verso le istituzioni poiché non ha mai ricevuto alcuna richiesta di partecipazione a tale Commissione nè nella figura del presidente nè di altri esponenti aziendali; la maleducazione non fa parte del bagaglio etico della società.
Riguardo alle continue illazioni sulla mancanza di trasparenza, come noto tale materia è normata dalle leggi dello Stato e la società ritiene di adempiere secondo gli obblighi di legge; per tale materia vi è un funzionario interno delegato alla trasparenza che monitora la situazione quotidianamente e dialoga sia con l’ente preposto regionale sia con la associazione di categoria. La SAGA è un impresa che opera in un segmento di business molto complesso e competitivo e si comporta come tale, pertanto non ritiene di dover intervenire nell’eloquio politico giornalistico del divenire quotidiano.”