Sindaco Roseto, sulla riserva del Borsacchio “nessun commissariamento”

Il sindaco di Roseto Enio Pavone, il suo staff e l’assessore all’Ambiente Fabrizio Fornaciari hanno voluto fare chiarezza sulla vicenda legata al presunto commissariamento della Riserva del Borsacchio,

lo hanno fatto ripercorrendo l’iter che ha portato all’istituzione della Riserva di cui si è iniziato a parlare dal 2005, sino  all’istituzione nel 2012, dopo la revisione dei perimetri, un argomento su cui il primo cittadino rosetano ha chiesto un confronto diretto con il presidente Luciano D’Alfonso.

Questa la ricostruzione di Pavone:

Nel 2007 la precedente amministrazione conferì l’incarico professionale per la redazione del Piano di Assetto Naturalistico al professor Gianluigi Nigro che predispose lo strumento urbanistico, portato all’attenzione del Consiglio comunale nella seduta del 8 ottobre 2008, dove non venne adottato dal “monocolore Pd” per mancanza di numero legale (seduta deserta). A questo punto la Giunta Regionale, targata centrosinistra, commissariò il Comune affidando la gestione della Riserva alla Provincia di Teramo ai sensi e per gli effetti dell’art. 21 della L.R. n. 38 del 96 (legge quadro sulle aree protette della Regione Abruzzo per l’Appennino Parco d’Europa) in quanto il Comune di Roseto degli Abruzzi non aveva provveduto agli adempimenti previsti dalla legge istitutiva. La stessa inerzia che aveva caratterizzato l’Amministrazione comunale colpì anche la Provincia e da allora della questione Riserva non se ne parlò più fino alla nuova legge regionale di riperimetrazione, n. 29 del 2012 con cui sono stati definitivamente delineati i confini, come richiesto dall’Amministrazione Pavone. Da questa data si è provveduto a svolgere le attività previste dalla stessa legge. “Il 22 dicembre 2015, in pieno periodo natalizio, siamo venuti a conoscenza, a mezzo stampa, di una Delibera di Giunta Regionale che prevede uno pseudo-commissariamento da parte della Regione, atto che tra l’altro ad oggi non è stato formalmente notificato a questo Ente” hanno dichiarato Sindaco di Roseto degli Abruzzi, Enio Pavone, e l’Assessore all’Ambiente, Fabrizio Fornaciari.

Questi ultimi ritengono che, dal punto di vista giuridico, questo atto non abbia valore in quanto l’eventuale commissariamento doveva essere comunque fatto in capo alla Provincia di Teramo, come prevede la legge quadro regionale sulle riserve viste anche le nuove competenze attribuite alle province.

Il servizio del Tg8: