Roccamontepiano: confronto sulla legge salva borghi

Il rilancio dei piccoli comuni grazie alla nuova legge “salva borghi”al centro di un incontro a Roccamontepiano.

Convegno dell’Uncem Abruzzo e del Comune di Roccamontepiano sulle nuove norme di sostegno alle piccole realtà territoriali. All’iniziativa sono intervenuti l’assessore regionale ai parchi e alla montagna Donato Di Matteo, il presidente della 3^ commissione consigliare Regione Abruzzo e  Lorenzo Berardinetti , l’on Enrico Borghi Deputato ed autore del libro. L’evento è stato da stimolo per focalizzare l’attenzione sulla recente approvazione in Parlamento della cosiddetta “legge salva borghi”. Erano presenti molti  sindaci e amministratori di Casalincontrada, San Martino sulla Marrucina, Fara Filiorum Petri, Guardiagrele, Casoli, Torricella Peligna, Tornareccio, Altino, Sant’Eusanio del Sangro, Rapino, Pretoro, Serramonacesca, la CGIL, la Confesercenti e molte associazioni di presidi delle tipicità del territorio come l’Associazione del Vino Cotto d’Abruzzo, il Peperone Dolce di Altino, la Cipolla Piatta di Fara Filiorum Petri ed il presidente del Gruppo di Azione Locale Maiella Verde Tiziano Teti.

Il sindaco Adamo Carulli spiega che “L’occasione è stata quella della presentazione del libro “Piccole Italie”, di giovedì scorso presso il museo contadino di Pomaro nell’omonimo borgo del paese pedemontano della Majettetta. L’Uncem Abruzzo, che rappresenta ciò che resta delle antiche comunità montane, ha organizzato insieme al Comune un incontro con sindaci e amministratori nonché rappresentanti della Regione Abruzzo. Da cornice la struttura ricettiva comunale Laè Pomaro con l’autore Enrico Borghi che è stato tra i primi parlamentari che hanno lavorato alla legge di salvaguardia e rilancio del territorio italiano, costituito per 80% dai piccoli Comuni. E’ stata una riflessione a 360° sul tema dello sviluppo delle aree interne e delle piccole realtà che non sono un problema ma una grande risorsa per il “sistema Italia”. Come ha più volte sottolineato l’On.le Enrico Borghi che, insieme ad Ermete Realacci, hanno presentato e sostenuto la nuova legge approvata da tutti i gruppi e gli schieramenti parlamentari, “ci troviamo dentro un cambiamento epocale con una metamorfosi difficile, ma il ruolo dell’Italia e del suo futuro passa dentro il territorio. Comprendere questo passaggio significa evitare di essere espulsi dalle trasformazioni in atto”.

L’on Borghi ha sottolineato come “i piccoli borghi, le montagne e le aree interne sono centrali e rappresentano la via italiana  alla Green Economy. Il territorio è il nostro valore principale e che ci pone dentro quei paesi che possono accettare la sfida del futuro che guarda ed opera per le rinnovabili ed il superamento delle risorse fossili. Le risorse naturali che stanno dentro il nostro territorio sono centrali come le acque, il suolo, i boschi che sono e devono restare beni collettivi e dell’umanità. La politica non può essere debole e ritenere che questo aspetto sia marginale rispetto al resto ed è per questo che questa legge è uno strumento di intervento pubblico che non significa assistenzialismo ma bensì sostegno intelligente a idee che favoriscono lo sviluppo socio economico del Paese”.