Rigopiano: strada ancora chiusa per i legnami

Rigopiano: strada ancora chiusa per i legnami che bisogna rimuovere prima di dare il via ai lavori di rimessa in funzione.

Slitta, l’intervento di manutenzione ordinaria della strada provinciale che porta da Rigopiano al Vado di Sole, a due chilometri di distanza dall’Hotel Rigopiano e fino all’incrocio per Castelli.
Facendo seguito ad una riunione tenutasi ieri pomeriggio presso la Prefettura di Pescara, alla presenza del Prefetto, Francesco Provolo, del Presidente della Provincia Di marco e del Sindaco del Comune di Farindola, Ilario Lacchetta, si è congiuntamente condiviso e stabilito che il legnatico del tratto stradale Rigopiano – Vado del Sole venga rimosso dalla sede stradale dal Comune di Farindola, che ne è proprietario.

“Il Comune di Farindola – afferma il presidente della Provincia Antonio Di Marco – ha attivato le procedure per la rimozione e a seguito di comunicazione dell’ultimazione dei lavori pervenutaci in data 20.07.2017. Il nostro Ufficio tecnico si è immediatamente attivato convocando, già per il giorno seguente, un sopralluogo congiunto Comune-Provincia al fine di verificare lo stato dell’arte per procedere alla riapertura al transito dell’arteria che collega Farindola alla località Rigopiano. A seguito del sopralluogo di ieri è stato redatto un verbale, sottoscritto anche dal rappresentante del Comune di Farindola, in cui si legge che, oltre al tratto in frana già presente, i tecnici hanno verificato la necessità di eseguire diversi altri lavori per la rimozione e la pulizia di materiale sulla sede stradale. Pertanto la Provincia di Pescara, suo malgrado, non è nelle condizioni, al contrario di quanto asserito, di poter riaprire la strada fin quando il Comune stesso non completerà le attività necessarie”.

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1 Commento su "Rigopiano: strada ancora chiusa per i legnami"

  1. david celiborti | 23/07/2017 di 19:16 |

    Come il governo Renzi-Gentiloni de”non vi abbandoneremo” non ha ancora liberato le vie d’accesso!? se fossero stati i “cratamosi neri d’africa” ad avere bisogno di passaggi, di case e di alltri sfoghi, allora le amministrazioni locali avrebbero fatto l’impossibile per dare la giusta agibilità a questi invadenti e scostumati clandestini! Questi neri pigri e sfaticati che alcuni (Boldrini e Boeri) definiscono ricchezza aggiunta a cui non si può rinunciare, meritano quindi di arrivare qui e sfasciare il nostro sistema di vita! Questa è una forma “indesiderata” di integrazione che mai verrà raggiunta!

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