Regione Abruzzo: 40 milioni dai canoni idroelettrici

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Regione Abruzzo: 40 milioni dai canoni idroelettrici per le casse dell’Ente. Si sblocca il braccio di ferro con lo Stato.

Regione Abruzzo: 40 milioni dai canoni idroelettrici che andranno a ripristinare il diritto dell’Abruzzo di vedere valorizzata appieno la propria principale risorsa naturale secondo il Sottosegretario alla Presidenza della Giunta Regionale con delega all’Ambiente ed al Servizio Idrico Integrato, Mario Mazzocca. La Corte Costituzionale ha rigettato il ricorso presentato dal Governo contro l’articolo 16 della Legge ‘Finanziaria regionale 2012’ presentata dall’allora consigliere regionale di Sel Franco Caramanico.

 Il sottosegretario Mazzocca spiega che “la disposizione regionale, nuovamente impugnata dinanzi alla Corte costituzionale, definisce la “potenza elettrica efficiente” come “la massima potenza elettrica con riferimento alla potenza attiva comunque realizzabile dall’impianto durante un intervallo di tempo di funzionamento pari a 4 ore supponendo le parti dell’impianto in funzione di piena efficienza e nelle condizioni ottimali di portata e salto. Su tale definizione si calcola l’entità del canone idroelettrico (valore unitario euro 35) e si introduce la sanzione pecuniaria nel caso in cui il concessionario non comunichi all’autorità regionale competente il dato relativo a detta potenza”.

Recentemente il Consiglio Regionale attraverso un emendamento alla legge Finanziaria 2016 , a firma prorpio del Sottosegretario Mazzocca, rimuove le cause che avevano determinato l’impugnativa del Governo.  Quindi è stato Individuato il costo unitario per l’uso idroelettrico, è stato stabilito che per la definizione di potenza efficiente si rinvia alla definizione ufficiale utilizzata dal GSE e dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (AEEG) ed è stato inserito l’obbligo, da parte dell’utente, di comunicare al servizio regionale competente per materia, entro il 31 gennaio di ogni anno, la potenza efficiente di cui alla norma.

Il sottosegretario Mazzocca aggiunge che “da tempo noi abbiamo delle idee su come utilizzare questa nuova importante; con quaranta milioni di euro all’anno in più, la Regione Abruzzo potrebbe assicurare un reddito minimo garantito a disoccupati, pagare gli stipendi arretrati del lavoratori dei centri di ricerca, formazione ed assistenza sociale, creare un fondo di rotazione per aiutare le Piccole e Medie imprese in difficoltà, istituire il servizio civile regionale, attivare un mutuo di circa 400 milioni di euro per la realizzazione di grandi opere pubbliche per la manutenzione del territorio e delle varie infrastrutture stradali, creando in questo modo centinaia di posti di lavoro”.