Referendum trivelle: domani incontro a Lanciano

TRIVELLE:PESCARA - Pozzo Ombrina Mare visto da Goletta Verde nel 2010 (fonte: ufficio stampa Legambiente).

Il dibattito prosegue in vista del referendum sulle trivelle del 17 aprile. Domani incontro a Lanciano organizzato dal Movimento politico Italia Unica.

 ” Confrontiamoci per capire” è il titolo dell’incontro, in programma per domani, alle ore 18, nella ex Casa di Conversazione, in piazza Plebiscito a Lanciano. Una iniziativa organizzata dal Movimento politico Italia Unica, in collaborazione con la Onlus Ilaria Rambaldi, per parlare del referendum sulle trivelle. Dopo mesi di dibattiti e polemiche il prossimo 17 aprile i cittadini potranno recarsi alle urne per esprimere il proprio parere sull’abrogazione della norma che concede alle multinazionali del petrolio la possibilità di estrarre greggio, entro le 12 miglia dalla costa, fino ad esaurimento dei pozzi. Alla manifestazione parteciperà anche il coordinatore nazionale del movimento, Lelio Alfonso. Il dibattito sarà coordinato da Renato Ranieri, referente di Italia Unica per l’Abruzzo. Seguiranno gli interventi di Samuele Segoni, deputato del Gruppo Misto-Alternativa Libera e componente della Commissione Ambiente e Territorio della Camera; Fabrizia Arduini, presidente Wwf Zona Frentana e Costa Teatina, esperta in questioni riguardanti gli idrocarburi; Maria Grazia Piccinini, presidente dell’associazione “Ilaria Rambaldi Onlus”.

Il Movimento ricorda in merito al referendum che “Se si raggiungerà il quorum e se i cittadini, a maggioranza, scriveranno “Sì” sulla scheda, in sostanza le società del petrolio, riguardo ai pozzi entro le 12 miglia marine, non potranno andare più avanti ad oltranza ad estrarre idrocarburi, ma dovranno bloccarsi a scadenza delle concessioni (sono una 30ina quelle in vigore in Italia e le ultime hanno scadenza 2026). Una questione importante, soprattutto in un territorio, quello abruzzese, che da anni è mobilitato a difesa del proprio territorio, del proprio mare e delle proprie coste: prima le battaglie contro il Centro oli di Ortona e poi contro le piattaforme Ombrina Mare ed Elsa nel Chietino e le altre nel Teramano”.