Recupero Galeone Eriberto: Si fa avanti l’Accademia Belle Arti

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Recupero Galeone Eriberto: Si fa avanti l’Accademia Belle Arti disposta a ristrutturare l’imbarcazione, ormai fatiscente, che il Comune dovrebbe abbattere per la tutela dell’incolumità.

Ad annunciarlo la stessa Amministrazione Comunale in un comunicato dopo il sopralluogo di oggi pomeriggio insieme ad alcuni tecnici dell’Accademia aquilana. Sul posto sono andati il vice sindaco Enzo Del Vecchio e il dirigente del Settore Manutenzione Pierpaolo Pescara per il Comune e il direttore dell’Accademia Marco Brandizi, unitamente ai professori Antonello Antico, docente di Plastica ornamentale e Gianfranco Gargiullo docente di Restauro manufatti lignei, già incontrati nella mattinata. Nella giornata di lunedì 9 maggio, invece, come annunciato il sindaco Marco Alessandrini incontrerà gli eredi e proprietari della barca per condividere il percorso di recupero a cui si sono detti disponibili.  

“Anche in questa fase l’Amministrazione comunale condivide percorso e scelte con i proprietari del galeone “Capitan Uncino” – spiega il vice sindaco Enzo Del Vecchio – e pur dovendo procedere ad emettere ordinanza per la necessaria messa in sicurezza dello scafo, non abbiamo mai rinunciato alla vicinanza e alla condivisione del percorso recupero di competenza dei proprietari. La novità è la disponibilità dell’Accademia delle Belle Arti de L’Aquila al restauro della barca, con cui abbiamo avuto un confronto stamane che è culminato nel sopralluogo di oggi pomeriggio, a cui hanno preso parte sia il direttore Marco Brandizi che i docenti competenti allo scopo. L’istituto si è messo a disposizione per il recupero e il restauro, i cui costi sono tutti da definire perché oltre alle condizioni dello scafo, l’operazione comunque prevede lo spostamento del galeone in un luogo adeguato a compiere i lavori. Durante il sopralluogo gli esperti hanno evidenziato lo stato di estremo degrado in cui versa l’imbarcazione e per questo hanno ipotizzato una serie di analisi propedeutiche ad ogni successiva attività di recupero. Nei prossimi giorni torneranno sul posto e con l’ausilio di strumentazioni adeguate ispezioneranno l’interno dello scafo per valutarne il grado di conservazione e quindi la possibilità di essere trasportato presso un sito dove si svolgeranno i lavori di recupero. Non sarà un cammino agevole e di breve durata, questo per via dello stato di conservazione dello scafo, ma il tentativo è possibile, anche perché il Capitan Uncino ha un grande valore affettivo per la città come dimostrano le prese di posizione dell’opinione pubblica e i tanti messaggi giunti dai cittadini all’Amministrazione perché si provasse a recuperarla. Abbiamo cercato di sollecitare questa finalità e continueremo a farlo in piena sintonia con gli eredi della barca che incontreremo lunedì con il sindaco, agevolando le operazioni di manutenzione e recupero. A tale proposito abbiamo riscontrato la disponibilità di alcuni operatori economici cittadini a sostenere con gli eredi i costi del recupero. Un percorso di cui lunedì definiremo gli ulteriori dettagli con i proprietari del galeone”.