Rapina in villa a Lanciano: fermato un quinto uomo

A Lanciano è stato fermato un quinto uomo che avrebbe aiutato la banda che domenica scorsa ha compiuto la rapina da arancia meccanica nella villa della famiglia Martelli.

Un altro romeno, il quinto, è stato catturato dai carabinieri dopo una caccia all’uomo protrattasi per diverse ore nelle campagne di Rizzacorno, alle porte di Lanciano. Si tratta di un amico dei due fratelli Costantin e Ion Turlica e del loro cugino  Aurel Turset, che sarebbe accusato di favoreggiamento. Il sospetto è che possa aver aiutato in qualche modo il basista della sanguinosa rapina compiuta nella villa dei coniugi Carlo e Niva Martelli,  nella notte di domenica 23 settembre. Potrebbe aver aiutato la banda coprendone la fuga. Ci sarebbe, pertanto, ancora una persona in fuga. Le forze dell’ordine sono sulle sue tracce e anche il suo arresto potrebbe avvenire nelle prossime ore.

La vasta operazione di polizia e carabinieri, anche con l’ausilio di un elicottero, ha visto impegnate le forze dell’ordine nelle frazioni Rizzacorno e Colle Campitelli di Lanciano alla ricerca degli altri appartenenti alla banda responsabile della cruenta rapina avvenuta a Lanciano.

Ai residenti dell’area interessata, oggi pomeriggio,durante la caccia all’uomo, era stato ordinato dalla forze dell’ordine di rimanere in casa. L’inseguimento è avvenuto alle porte della città, nelle campagne che da Rizzacorno portano verso Sant’Onofrio, chiamata dai residenti “forcatura”.

Il colonnello Florimondo Forleo, comandante provinciale dei carabinieri di Chieti, al termine di un vertice in Procura seguito all’interrogatorio di stamane in carcere dei primi tre romeni fermati che hanno ammesso le loro responsabilità nella vicenda, aveva detto “Si sta lavorando, il procuratore di Lanciano Mirvana Di Serio ha dato indicazioni. Gli investigatori sono sulle tracce di un quinto componente della banda di rapinatori, che sarebbe in fuga nelle campagne e potrebbe essere lui il basista. I militari hanno chiesto ai residenti di restare in casa”.

La Polizia e i carabinieri avevano già arrestato quattro giovani romeni ed ora mancherebbe all’appello un sesto  uomo e componente della banda che durante la notte del 23 settembre ha assaltato la villa del chirurgo in pensione Carlo Martelli mentre dormiva insieme alla moglie Niva Bazzan.

I coniugi sono stati brutalmente picchiati e alla donna, ex infermiera, è stata tagliata una parte dell’ orecchio. Illeso il figlio disabile che si trovava anche lui in casa: la sua camera e’ stata messa a soqquadro ma lui non e’ stato picchiato.

I malviventi si sono fatti consegnare anche i bancomat e, dopo essersi impossessati anche dei codici pin, sono usciti dalla villa con l’auto della coppia , dove nel frattempo è rimasto uno dei malviventi che li teneva in ostaggio, e sono riusciti a ritirare circa 2 mila euro. Quando l’odissea è finita e Carlo Martelli è riuscito a liberarsi dalla fascette da elettricista con le quali era stato legato dai rapinatori e a lanciare l’allarme sono subito scattate le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di lanciano guidata da Mirvana Di Serio. Alle indagini hanno partecipato anche gli uomini dello Sco che insieme agli agenti del commissariato  e ai carabinieri di Lanciano sono riusciti in pochi giorni ad identificare e a catturare i malviventi:  i fratelli Costantin, 22 anni, e Ion Turlica di 2o anni, e il loro cugino venticinquenne Aurel Ruset. Il quarto uomo è il 26enne Alexandru Bogdan Colteaunu, arrestato due giorni fa a Caserta, mentre cercava di vendere un orologio rubato nella villa di Martelli.

CONVALIDATO L’ARRESTO DEI PRIMI 3 ROMENI FERMATI:

Dopo la convalida del fermo di polizia dei tre romeni, interrogati oggi nel supercarcere di Lanciano, il gip di Lanciano Massimo Canosa ha tramutato il provvedimento in custodia cautelare in carcere, come richiesto dal procuratore capo, Mirvana Di Serio. Il provvedimento riguarda i fratelli Costantin Aurel Turlica e Ion Cusmin Turlica e il loro cugino Aurel Ruset , difesi dall’avvocato Domenico Russo.
Sono accusati di rapina pluriaggravata, lesioni gravissime, sequestro di persona e porto abusivo di arma.
I tre hanno ammesso la loro partecipazione alla cruenta rapina, negando, invece, di essere responsabili della mutilazione dell’orecchio destro di Niva Bazzan, dicendo che è stato il connazionale Alexandru Bogadan Colteanu, il ventiseienne arrestato a Casal di Principe per il tentativo di ricettare un orologio rubato nella villa dei Martelli.

Notizia in aggiornamento