Rapina in pieno centro a Pescara: lo sfogo della vittima

A 24 ore dalla rocambolesca rapina alla Gioielleria “Officine Complicato” in Piazza Salotto a Pescara, siamo tornati sulla scena del crimine, titolari e collaboratori del negozio ognuno al proprio posto a svolgere, per quanto possibile, il proprio lavoro con la serenità di sempre.

Ma è proprio quello il bene più prezioso che ieri è stato sottratto dal commando di 4 persone che ha agito indisturbato, alla luce del sole, in una piazza gremita di gente. Il titolare Stefano Del Vecchio ci riceve con estrema cortesia, chiedendoci, con lo stesso garbo, di non porre domande relative alle indagini ma invitandoci a porre l’accento sul vero problema che da oggi accompagnerà lui ed i suoi collaboratori:

“Dalla maledetta mattinata di ieri per noi, ora, il vero obiettivo è quello di recuperare serenità – ci confida Del Vecchio – e vi assicuro che è questo ciò che mi preoccupa molto di più dei beni che mi sono stati rubati. Abbiamo ripreso il lavoro a pieno ritmo, stamane molti clienti ci hanno voluto manifestare la loro solidarietà, molti altri sono venuti per fare degli acquisti, ma abbiamo ancora negli occhi quegli interminabili minuti in cui sarebbe potuto accadere di tutto. Saranno stati anche dei professionisti – prosegue Del Vecchio – ma sono stati bravi soprattutto mio fratello Luca e la nostra collaboratrice che non hanno reagito in una maniera tale da poter scatenare chissà quale altra reazione. Il punto è – dice ancora Del Vecchio – che ieri sulla piazza splendeva il sole ed era gremita di persone, in particolare famiglie con bambini al seguito, non è concepibile che possa accadere una cosa simile, tra l’altro con un paio di pattuglie della polizia municipale a pochi passi.”

Intanto proseguono le indagini della Squadra Mobile guidata da Dante Cosentino; ricostruita l’intera dinamica, il commando in azione era formato da 4 persone, sicuramente supportate da altri complici, uno dei quali li attendeva in auto al parcheggio dell’Ex Fea dove sono state date alle fiamme le due Ducati Monster rubate nei giorni scorsi. C’è il giallo della donna o non donna armata di fucile, non è escluso che si trattasse di un uomo travestito, in ogni caso, per il modus operandi, fulmineo e senza incorrere in effetti collaterali, sono professionisti e non del posto, certamente in trasferta da qualche regione limitrofa, tuttavia non è esclusa nessuna ipotesi:

“Devo ringraziare la polizia per la dedizione con la quale sta cercando di risolvere il caso – tiene a precisare ancora Del Vecchio – ci sentiamo costantemente, almeno una volta ogni ora, e sono convinto che prima o poi riusciranno ad individuare i responsabili.”

IL SERVIZIO DEL TG8:

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