Premio Ermando Parete: Tamburi è il vincitore dell’edizione 2019. Minoli “Shoah, tutti sapevano”

E’ stato il giornalista scrittore Giovanni Minoli, durante la cerimonia ospitata dalla caserma della Guardia di Finanza di Pescara, ad annunciare il nome dei vincitore del premio “Ermando Parete” e a ricordare che tutti i leader politici europei sapevano della tragedia della shoah ma la priorità era vincere la guerra.

“Se tutti sapevano tutto come è potuto accadere? Le istituzioni hanno scelto che era più importante di tutto vincere la guerra e sconfiggere la Germania e non occuparsi del problema dei campi di concentramento. Ricordare significa far conoscere cosa è accaduto, come ha fatto Ermanno Parete. Ma bisogna capire cosa è accaduto. Il messaggio ai giovani è studiate perché un popolo che non ha memoria non ha futuro”

e’ quanto ha detto oggi a Pescara il giornalista e scrittore Giovanni Minoli ospite d’onore dell’evento “Premio Parete e il ricordo di Ermando Parete”, dedicato al vicebrigadiere della Guardia di Finanza, originario di Abbateggio, che durante la seconda guerra mondiale era stato deportato a Dachau e che ha raccontato, nel corso di tanti incontri e manifestazioni le atrocità vissute nel campo di sterminio e l’olocausto.

E’ stato proprio Minoli, al quale è stata donata una scultura in pietra della Majella ” Rinascita”, creata per l’occasione dall‘artista Luigi D’Alimonte, a comunicare al folto pubblico presente alla cerimonia il nome del vincitore dell’edizione 2019 del Premio “Ermando Parete”: l’imprenditore Gianni Tamburi.

La caserma che porta il nome del militare, morto nel 2016, all’età di 93 anni, sul lungomare Papa Giovanni XXIII a Pescara, ha ospitato l’iniziativa che ha visto la presenza di autorità civili e militari, tra le quali c’erano il comandante regionale della Guardia di Finanza il generale Flavio Aniello, nelle vesti anche di moderatore, il comandante provinciale della Guardia di Finanza di Pescara il colonnello Vincenzo Grisorio, il prefetto Gerardina Basilicata, il questore Francesco Misiti, il sindaco di Abbateggio Antonio Di MarcoDonato Parete, figlio di Ermando.

Nel corso della cerimonia è stato proiettato un raro video-documento dal titolo “Chi sapeva?”,  realizzato da Giovanni Minoli, che fornisce risposte sui grandi interrogativi della Shoah, e a seguire è avvenuta la proclamazione del vincitore del Premio Parete 2019 e la deposizione di una corona in memoria del vicebrigadiere.

IL SERVIZIO DEL TG8:

Chi era Ermando Parete:

originario di Abbateggio, all’età di 20 anni si era arruolato nel Corpo della Guardia di finanza e durante la seconda guerra mondiale era stato condannato alla prigionia nel campo di sterminio di Dachau dove il 29 aprile del 1945 è stato liberato dalla Settima armata americana. Al termine della Guerra era rientrato in servizio nella Guardia di Finanza fino al congedo, nel 1969, con il grado di vicebrigadiere. Da allora si è adoperato, nel corso di tutta la sua vita per non disperdere le testimonianze sugli orrori dell’Olocausto. Il racconto della sua esperienza è stato protagonista di convegni, seminari, dibattiti organizzati da scuole e associazioni in tutta Italia, fino alla sua morte, il 25 gennaio del 2016, a 93 anni. Nel 2017, gli è stata intitolata la nuova caserma della Guardia di finanza, sulla riviera sud di Pescara.