Premio Borsellino 2019: ecco i nomi dei premiati della 24esima edizione

Al teatro Massimo di Pescara, questa mattina, alle ore 10, cerimonia di consegna dei riconoscimenti nell’ambito del 24esimo “Premio Borsellino”.

Si tratta del momento conclusivo delle iniziative organizzate dall’associazione “Falcone e Borsellino” onlus, che, per due settimane, ha dato vita ad incontri nelle scuole e in sedi istituzionali sul tema “Gli uomini passano, le idee restano e camminano sulle gambe di altri uomini” che è una famosa frase del giudice Giovanni Falcone, amico fraterno del magistrato Paolo Borsellino. Due eroici servitori dello Stato uccisi dalla mafia.

Gli organizzatori ricordano che “Falcone, pronunciando quelle parole, era fermamente convinto che, qualora fosse stato ucciso, altri avrebbero continuato la sua opera e lottato come lui perché la mafia venisse definitivamente sconfitta. Sono queste le donne e gli uomini che oggi portano avanti le idee di Falcone e Borsellino. Sono queste le donne e gli uomini che quotidianamente fanno il loro dovere, e sono stati scelti per essere premiati dalla giuria del Premio: il capo della Polizia e direttore generale della Pubblica Sicurezza, prefetto Franco Gabrielli; il generale di brigata Pasquale Angelosanto, comandante dei Ros; Leonardo Guarnotta già membro del pool antimafia con Falcone e Borsellino; il procuratore di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri, il procuratore di Roma Michele Prestipino; i sostituti procuratori di Torino e Milano Roberto Sparagna  e Alessandra Cerreti; i questori di Napoli  e Palermo Alessandro Giuliano e Renato Cortese; il presidente della Corte di Appello dell’Aquila Fabrizia Francabandera ; il giornalista Sebastiano Nino Germano e la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo numero 4 di Pescara Daniela Morgione“.

Il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho ha detto “”Sono convinto che evidentemente qualche interpretazione che non sia esattamente corrispondente alle esigenze possa esservi. Ovviamente si rispetta l’interpretazione della Corte Costituzionale, ma è anche vero però che il carcere duro, quello che è stato il meccanismo e quelle che sono state le misure hanno rappresentato, all’indomani della Strage di Capaci, la risposta più forte che lo Stato potesse dare”.

Il Servizio del Tg8:

Le motivazioni lette sul palco de teatro Massimo per ciascuno premiato:

Franco Gabrielli

Poliziotto è la dicitura che ha sempre voluto in testa alla sua biografia. Dal 2016 i quasi 100mila poliziotti italiani sono guidati con passione da chi nel corpo è nato e cresciuto. I suoi uomini lo seguono e lo rispettano come collega prima ancora che capo. Già direttore del SISDE e dell’AISI. E’ stato Prefetto del L’Aquila nel difficile post sisma, poi capo del Dipartimento della Protezione Civile e prefetto di Roma. Memore degli insegnamenti di Falcone e Borsellino, per il concreto esempio di impegno civile e professionale, per il lavoro sempre svolto con altissimo senso dello Stato, sempre ispirato alla difesa dei diritti dei più deboli. A Franco Gabrielli il Premio Nazionale Paolo Borsellino 2019 per la legalità.

Michele Prestipino

Procuratore facente funzioni alla Procura di Roma. Dopo numerose inchieste antimafia a Reggio e Palermo , nella capitale ha spalancato le porte su un giro mafioso-terroristico, che coinvolge terroristi, politici, imprenditori e istituzioni, facendo luce su anni di malaffare. Con lui premiamo tutti gli uomini dello Stato, i ragazzi delle scorte, tutti quegli insegnanti che educano alla cultura della legalità, tutti quelli che non girano la faccia, che si impegnano per un Paese migliore, più bello. Che danno ai nostri giovani la speranza di poter respirare il profumo di libertà. A Michele Prestipino il Premio Borsellino 2019 per la legalità.

Pasquale Angelosanto

Generale di brigata, comandante del Raggruppamento Operativo Speciale dei Carabinieri. Da comandante del nucleo operativo a Napoli arresta il capo della camorra Carmine Alfieri . Si è occupato di terrorismo internazionale. E stato comandante provinciale a Reggio Calabria . Una vita trascorsa a combattere le cosche e la criminalità . Con un impegno per la legalità che non accetta trattative con il malaffare, e senza sosta porta avanti una instancabile attività di rappresentante vero dello Stato, per l’affermazione della legalità. A Pasquale Angelosanto il Premio Nazionale Paolo Borsellino 2019 per la legalità.

Nella foto il generale insieme al presidente della Regione Marco Marsilio:

Leonardo Guarnotta

“La lotta alla mafia dev’essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà, che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità” Nel premiarlo per la sua carriera e il suo instancabile impegno, prima da magistrato membro del pool antimafia di Caponnetto, Falcone e Borsellino, oggi in tutte le scuole d’Italia, ricordiamo Paolo Borsellino. Premiamo l’abnegazione e il coraggio di un uomo che rappresenta per noi un faro. Noi che pensiamo di essere credibili , e di poter onorare il nome di Paolo Borsellino, perché in questi 27 anni abbiamo denunciato i ritardi, i silenzi, le menzogne. A Leonardo Guarnotta il Premio Speciale 2019 .

Renato Cortese

Ha guidato la squadra che, con professionalità e sacrificio nel 2006 ha arrestato Bernardo Provenzano. Poi Brusca e Spatuzza e tanti altri . Capo della squadra mobile di Roma e del Servizio centrale operativo della Polizia . Attuale questore di Palermo, ha contribuito in maniera determinante alla cattura di pericolosi criminali e capi mafia. Per avere fattivamente contribuito a diffondere e rafforzare i princìpi della legalità, basi della convivenza civile, e difendere le istituzioni democratiche, a Renato Cortese il Premio Nazionale Paolo Borsellino 2019 per la legalità.

Giovanni Bombardieri

Procuratore di Reggio Calabria, culla della più potente mafia del mondo. Senza paura, con tenacia e quotidiano impegno, da anni è in prima linea nel contrasto a questa mafia. Nel contempo ha come obiettivo la costruzione della cultura della legalità, anche attraverso iniziative da lui volute come la “Notte bianca della legalità” del maggio scorso, coronata da grande successo, aprendo le porte della Procura alla città e ai giovani . Ispirandosi agli stessi principi e agli stessi valori che hanno animato la vita di Paolo Borsellino,  per l’impegno professionale profuso nel campo della legalità. A Giovanni Borbardieri il Premio Borsellino 2019 per la legalità.

Alessandro Giuliano

figlio di Boris Giuliano, capo della squadra mobile di Palermo assassinato dalla Mafia nel 1979. Direttore del Servizio centrale operativo. Capo della mobile a Milano. Attualmente è questore di Napoli. Coordinatore di complesse strategie contro le mafia. E’ noto per il suo impegno nel trasmette alle nuove generazioni la cultura della legalità. Per l’esempio di serietà dedizione e abnegazione, nel nome e nel ricordo degli uomini che hanno servito lo Stato fino all’estremo sacrificio. Ad Alessandro Giuliano il Premio Nazionale Paolo Borsellino 2019 per la legalità. Roberto Sparagna Sostituto Procuratore alla DDA di Torino. È il nemico N.1 delle mafie nel nord Italia da quando con l’inchiesta Minotauro ha smantellato la ‘ndrangheta in Piemonte. Oggi è impegnato nelle azioni di contrasto alle frange stragiste anarchiche ed è Pm nel processo “Scripta manent” per mettere in luce la galassia anarchica, finalizzata alla lotta armata e al terrorismo. Memore degli insegnamenti di Falcone e Borsellino, pur avendo subito minacce e un tentativo di attentato, senza paura porta avanti un’instancabile attività di rappresentante dello Stato per l’affermazione della legalità. A Roberto Sparagna il Premio Borsellino 2019 per la legalità.

Alessandra Cerreti

Sostituto Procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano. Si è occupata di complessi procedimenti di criminalità organizzata. Protagonista dell’inchiesta e del processo ALL INSIDE, che ha consentito l’arresto e la successiva condanna di più di 80 appartenenti alla storica ed egemone cosca mafiosa “PESCE” di Rosarno. Un esempio di magistrato sobrio e rigoroso. Da anni è in prima linea nel contrasto alla mafia. Ad Alessandra Cerreti il Premio Borsellino 2019 per la legalità.

Fabrizia Francabandera

Presidente di Corte d’Appello de L’Aquila. Una testimone di giustizia e per la giustizia del nostro tempo. Una donna che si colloca con perfetta coerenza nel nostro progetto culturale educativo, perché nel suo agire quotidiano, da corpo alla funzione sociale e civile dell’educazione, svolgendo così un importante ruolo di prevenzione e repressione quando occorre, ma anche di sensibilizzazione della società partendo dai giovani. A Fabrizia Francabandera il Premio Borsellino 2019 per la legalità.

Luigi Leonardi

Imprenditore che ha rifiutato il pizzo, oggi testimone di giustizia sotto scorta perché minacciato di morte dalla camorra per aver denunciato e fatto arrestare i suoi estorsori. Autore di un libro di successo sulla sua storia. . Testimonial di diverse campagne educative di Associazioni e reti Social. Contro l’atteggiamento mafioso del voltarsi dall’altra parte la sua figura rappresenta per tutti noi un invito all’impegno civile. A Luigi Leonardi il Premio Borsellino 2019 per l’impegno civile

Daniela Morgione

Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo PESCARA 4, ha promosso con i suoi studenti un percorso educativo sui temi di legalità, impegno sociale e civile. Con lei ricordiamo il Fondatore e primo Presidente del Premio Borsellino, Antonino Caponnetto, e la sua frase più famosa: “L’acerrimo nemico della mafia è la scuola”. dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Pescara4, ha sviluppato nella sua scuola un percorso educativo sui temi di legalità. Testimone di una scuola aperta, attuale, moderna che non teme di aprirsi alle forze migliori della società civile, portando avanti il suo impegno per i giovani. A Daniela Morgione il Premio Borsellino 2019 per il mondo della scuola.

Sebastiano Nino Germano

Giornalista di Rai 3, da sempre in prima fila nelle battaglie per la legalità. Cronista noto per le sue inchieste puntuali e coraggiose. Esempio vivo di impegno civile. Ha dimostrato di credere nell’etica del giornalismo sapendo bene che non dovrebbe esserci bisogno di mettere accanto alla parola “informazione” l’aggettivo “libera”. A Sebastiano Nino Germano il Premio Borsellino 2019 per il giornalismo.