Polizze vita “dormienti”, Melilla interroga Padoan

Interrogazione parlamentare del deputato abruzzese Melilla per chiedere maggiori garanzie ai cittadini e ai beneficiari delle polizze vita.

Il parlamentare abruzzese Gianni Melilla, capogruppo di Art.1 Mdp e componente della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati ha inviato una interrogazione, a risposta urgente, al Ministro della Economia e delle Finanze Piercarlo Padoan,  affinchè venga applicata una normativa che dia più garanzie ai cittadini e ai beneficiari delle polizze vita. Secondo una indagine dell’IVASS, l’istituto che vigila sulle compagnie di assicurazione, le polizze vita scadute negli ultimi 5 anni e non ancora pagate ai beneficiari, cioè i titolari o i loro eredi, ammonterebbero alla cifra di 145 miliardi di euro.

L’on Melilla spiega che “Una parte di queste, quelle cioè non reclamate per dieci anni dalla scadenza, è destinata a finire nelle casse dello Stato, dopo essere stata utilmente nella pancia delle Assicurazioni per 10 anni. Lo Stato ha un conto speciale dove affluiscono tutti i cosiddetti rapporti dormienti: conti correnti, depositi postali, e altri prodotti finanziari nn movimentati per 10 anni. La suddetta indagine ha messo in luce il comportamento scorretto delle Assicurazioni che  sin dalla stipula delle polizze non mettono in atto le misure per rendere agevole l’individuazione degli eredi: nella maggior parte dei casi i beneficiari delle polizze sono genericamente “eredi”, “figli”, “genitori” e la ricerca è naturalmente molto difficoltosa. Le Assicurazioni nella maggior parte dei casi non attivano nessuna procedura per la reale ricerca dei beneficiari. Il fenomeno è imponente: le polizze vita in vigore sono 9.311.427, le somme assicurate sono 341,77 miliardi di euro, le polizze non liquidate per mancanza informazioni  sono 3.912.632 per un importo di 145,09 miliardi di euro. Per questo ho inoltrato una interrogazione al ministro dell’Economia per sapere se tali notizie innanzitutto corrispondano al vero e se non ritenga necessario regolare questa realtà con una normativa che dia più garanzie ai cittadini e ai beneficiari delle polizze vita”.