Pineto, il ripascimento finisce in Procura

Un esposto alla magistratura per combattere il fenomeno dell’erosione nel territorio di Pineto  e per fare piena luce sulle azioni adottate per prevenirlo, come il ripascimento.

È questo l’obiettivo dell’atto presentato dagli avvocati Vincenzo Di Nanna, di Amnistia Giustizia e Libertà, e Monica Passamonti, di Azione Politica.

L’esposto, indirizzato al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Pescara, chiede di verificare se nei fatti citati siano ravvisabili gli estremi dei reati di disastro ambientale, danneggiamento, furto o/e ogni altra ipotesi di reato ritenuta sussistente, nel qual caso viene chiesto di procedere di conseguenza. I due avvocati chiedono che venga immediatamente revocata la delibera n. 36, definita a loro dire “ammazza spiaggia”, e di procedere con l’istallazione di strutture anti erosione, già in uso con successo in Olanda da decenni, consistenti in pennelli composti da pali di legno. La permeabilità della struttura evita l’accumulo di sedimenti sopraflusso e l’erosione sottoflusso, portando così numerosi vantaggi come la salvaguardia della costa, l’assenza di impatto ambientale e il grande risparmio economico.