Pineto, dragaggio porto di Ortona sindaci preoccupati

Saranno oltre 342 mila i metri cubi di sedimenti provenienti dal dragaggio del porto di Ortona che verranno riversati in mare nel sito denominato “ABR01D”.

Stiamo parlando della zona e cioè nei pressi del sito di interesse comunitario Torre del Cerrano, a circa 7 km dal confine dell’omonima Area Marina Protetta e 2,5 km dalla zona contigua di protezione esterna nel mare antistante Pescara, Montesilvano, Città S. Angelo e Silvi. Questo è quanto previsto dall’autorizzazione concessa da parte della Regione Abruzzo, una decisione che di certo non piace ai comuni della costa interessati e alle associazioni ambientaliste.

LA REPLICA DEL SOTTOSEGRETARIO MAZZOCCA:

In una nota  il sottosegretario alla Presidenza della Regione con delega all’Ambiente Mario Mazzocca replica ai sindaci sui sedimenti del porto di Ortona.

“In merito allo sversamento in mare dei sedimenti derivanti dal dragaggio del Porto di Ortona, è opportuno precisare, per l’ennesima volta, anche a beneficio del Pd di Silvi, che in tempi non sospetti, e parliamo di diversi mesi fa, assunsi una posizione di aperta criticità sulla questione, evidenziando da subito una carenza documentale della VInCA (Valutazione di Incidenza Ambientale); inoltre appariva evidente, allora come ora, che il tema delle opere progettuali relative alla ‘vasca di colmata’ costituissero, sia tecnicamente che giuridicamente, intervento di competenza del Comitato Via Nazionale. Il tema della tutela ambientale mi ha visto sempre in prima linea su tutte le battaglie, a partire dalle iniziative contro le trivellazioni. Sullo sversamento dei sedimenti del dragaggio del Porto di Ortona ho già fatto diversi incontri anche a Pineto presso gli uffici dell’AMP Torre di Cerrano, al fine individuare e condividere percorsi alternativi e soluzioni sostenibili. È ormai chiaro, però, che talune linee di indirizzo che ho ciclicamente promosso, in fedele attuazione e stretta osservanza del programma di mandato, sono talvolta scaturite in declinazioni attuative non proprio consequenziali e convergenti. Bene farà, pertanto, il presidente D’Alfonso ad esprimersi autorevolmente sulla vicenda disponendo consequenzialmente, competentemente ed in piena autonomia. Come già operato in passato, ad esempio, nella recente nomina del commissario del Consorzio Piomba-Fino Laura D’Alessandro, che solo ora apprendiamo come ieri, con propria nota, abbia messo in discussione le disposizioni del nuovo Piano Regionale di Gestione Rifiuti che inibiscono l’intervento di ampliamento della discarica Santa Lucia di Atri: opera, si ribadisce, allo stato non più realizzabile. A tal riguardo lunedì chiederò al presidente D’Alfonso di disporre l’immediata conclusione dell’indagine interna da lui disposta ad inizio anno sull’operato del suddetto consorzio rifiuti regionale, affinché dirima la questione al pari di quella insorta sul tema caso del posizionamento dei sedimenti marini dragati dal porto di Ortona”.

IL SERVIZIO DEL TG8: