Pescara, taglio degli alberi e nuove polemiche

Pescara, taglio degli alberi e nuove polemiche. Non accennano a placarsi le polemiche a Pescara in merito al taglio di 121 piante in città classificate dal responsabile comunale nella categoria di rischio estremo. Oggi la dittà incaricata dal Comune parte con l’abbattimento degli alberi malati ad alto rischio caduta.

Mobilitati gli agenti della Polizia Municipale. Intanto ambientalisti ed amministratori locali sul piede di guerra contro la decisione del sindaco Alessandrini e della sua giunta. L’Ordine degli Agronomi in una nota interviene plaudendo all’iniziativa necessaria per mettere in sicurezza il verde in città.

Intanto il rappresentante dell’Associazione Pescara – Mi Piace, Armando Foschi in una nota polemizza con l’amministrazione comunale.

“Due anni di completa inerzia sul fronte della manutenzione del verde cittadino da parte del sindaco Alessandrini (definito Attila) fruttano oggi 121 alberi che verranno abbattuti a partire da oggi lunedì 29 agosto. L’annuncio è arrivato nel corso di riunioni frettolose e approssimative convocate dall’assessore delegato Laura Di Pietro, scortata ovunque e inspiegabilmente dal Presidente del Consiglio Blasioli, e del vicesindaco Del Vecchio, pochi minuti, gli ultimi dei quali spesi anche dinanzi alla chiesa Stella Maris, in via Scarfoglio, per dire ai cittadini che pini, platani, e ogni altra pianta storica verranno buttati giù, punto e basta, e poi se ne ripianteranno altre, chi vivrà vedrà. Ovviamente non accettiamo una tale decisione mai condivisa e incondivisibile con la città, non accettiamo di veder sparire da via Vespucci i platani storici, né i pini da via De Cecco, piante sanissime che vanno solo potate. Vogliamo leggere la relazione del presunto agronomo, vogliamo avere il tempo di chiedere perizie in contraddittorio, vogliamo conoscere il parere della Sovrintendenza ai Beni Ambientali visto che le piante del quartiere Pineta sono state piantumate negli anni ’30, quindi sono sottoposte agli stessi vincoli della legge del ’39 applicata ai pini di via Regina Margherita. Chiaramente per ogni pianta che da domani verrà abbattuta inoltreremo un esposto contro il sindaco e contro l’assessore al Verde Laura Di Pietro, di cui chiediamo le dimissioni”.  “A quanto pare – ha osservato Foschi – il sindaco Alessandrini ha trovato l’espediente migliore per tagliare i costi di manutenzione della città, manutenzione inesistente dall’estate 2014: abbatte le piante storiche, quelle che da sempre hanno caratterizzato i nostri paesaggi, piante che hanno sempre avuto bisogno solo della normale potatura con un lavoro certosino, coordinato dai tecnici del settore, per decidere quali rami tagliare e quali no per una crescita e sopravvivenza degli alberi, come accade in qualunque paese civile e come si è sempre fatto a Pescara. Ma il sindaco-Attila no, per lui, evidentemente, quelle piante, quei pini, quei platani, che non solo malati, non sono affetti da patologie che ne starebbero minando dall’interno la sopravvivenza, alberi che non sono secchi, ma sono anzi in piena infiorescenza, costituiscono una spesa in termini di manutenzione, non solo per la cura di cui comunque necessitano, ma anche in termini di pulizia del territorio perché si sa, tra qualche settimana, i pini cominceranno a perdere pigne e aghi, che si infilano nelle caditoie e nei tombini, e i platani cominceranno a perdere le foglie. E allora, prima che questo accada, quelle piante vanno tutte giù. Il pretesto ufficiale è che le piante sono state monitorate e rischierebbero di ‘cadere’ secondo non si sa bene quale calcolo statistico visto che solo le piante malate cadono, e quegli alberi non sono malati; altrimenti, in caso di cedimento per eventi metereologici, come una nevicata o un nubifragio, qualunque albero potrebbe cadere, anche quello più sano al mondo, ma lì entriamo nel gioco delle imprevedibili. Nei giorni scorsi l’assessore Di Pietro si è fatta il giro dei quartieri incontrando ogni volta a malapena una decina di cittadini convocati in piene ferie d’agosto con una lettera nella cassetta postale, quando tre quarti dei cittadini sono fuori casa per le ferie, dunque nemmeno sanno cosa sta per accadere. Fra l’altro gli incontri si sono svolti a quattro giorni dall’inizio dei lavori, quando tutto era già stato deciso e i lavori affidati, dunque parliamo di incontri-farsa, l’ultimo in via Scarfoglio convocato alle 22, proprio per disincentivare la partecipazione dei residenti. E, sperando di indorare la pillola dei 121 alberi che verranno abbattuti, non semplicemente tagliati, di cui 26 solo tra via De Cecco e via Silone, l’assessore ha promesso che per ogni albero tagliato ne verranno ripiantumati 2, ossia alberi giovani, che non giungeranno a maturazione prima di 10-20 anni, il che significherà privare tutte le strade cittadine di ombra e del verde. Ovviamente – ha detto Foschi – l’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ boccia senza mezzi termini il piano folle di riduzione del verde cittadino predisposto dal sindaco.

Prima di abbattere un solo albero, afferma ancora Foschi, vogliamo che venga consegnata ai cittadini la relazione stilata dal presunto agronomo incaricato al Comune; vogliamo avere il tempo necessario per sottoporre quelle stesse piante in procinto di essere abbattute a una seconda perizia di parte, visto che siamo convinti che quegli alberi debbano semplicemente essere sfrondati, ma non necessitino di abbattimento; e soprattutto chiediamo che non si proceda a nessun taglio. Nel frattempo chiediamo che venga depositata una autorizzazione anche da parte della Sovrintendenza ai Beni Ambientali e Paesaggistici, visto che, al pari di via Regina Margherita, anche i platani di via Vespucci rappresentano un bene storico da tutelare, e siamo certi che il repentino cambio al vertice della Sovrintendenza non avrà fatto scendere l’attenzione sul nostro territorio da parte dell’Ente In caso contrario per ogni albero che verrà abbattuto siamo pronti a presentare un esposto alla Procura della Repubblica contro il sindaco Alessandrini, contro l’assessore Di Pietro e contro i dirigenti comunali che si renderanno corresponsabili di tale iniziativa.”

ORDINE AGRONOMI E FORESTALI DI PESCARA: 

L’ordine provinciale degli agronomi e forestali di Pescara parla di sostituzione necessaria di alberi pericolosi. Decisione assunta dopo una riunione svoltasi il 26 agosto scorso in municipio sulla gestione del verde pubblico a cui ha partecipato, oltre alle associazioni ambientaliste, l’Ordine provinciale dei dottori agronomi e dei dottori forestali di Pescara.

In un comunicato stampa si legge che “In seguito all’invito del Presidente Blasioli e dell’Assessore alle Politiche sul Verde Urbano Laura di Pietro, abbiamo potuto ribadire le nostre altissime ed esclusive competenze professionali in merito la selvicoltura urbana, la gestione e progettazione del verde urbano, l’analisi sulla pericolosità degli alberi in ambito cittadino e dei probabili rischi, sulla paesaggistica e sull’ambito ecologico-climatico e fitopatologico. Siamo consci del fatto che Pescara, come ogni città, ha un patrimonio arboreo importante anche se trascurato in passato e proprio per questo, la sua gestione diviene indispensabile per una migliore crescita e valenza paesaggistica, per gli aspetti di mitigazione degli inquinanti e per l’assorbimento del carbonio che le piante svolgono ma senza tralasciare la sicurezza delle persone e delle cose. In città gli alberi non possono crescere senza un loro monitoraggio dendrometrico-strutturale e fitopatologico ecco perché diamo un plauso all’amministrazione comunale che per la prima volta ha dato corso ad una indagine conoscitiva e pianificatoria delle piante e delle alberature cittadine affidato giustamente ad un professionista specializzato in materia di valutazione di stabilità delle piante. Dopo anni in cui si sono tralasciati questi aspetti e lavori affidati a professionalità non deputate per le materie in questione, siamo contenti che venga riconosciuta l’autorevolezza dell’Ordine per professionalità e competenza nel dare indicazioni e pareri che, seppur non vincolanti, servano di supporto alle amministrazioni per le scelte che loro dovranno o no intraprendere. Nonostante le polemiche, a volte strumentali, sollevate da gruppi ambientalisti e politici, l’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali, che da sempre e in tempi non sospetti – documento sul verde urbano inviato al comune nel lontano anno 2000- , ha sollecitato gli amministratori che si sono succeduti nel tempo al comune di Pescara, sull’importanza del verde pubblico e sulla sua corretta gestione e manutenzione, è questa volta in piena sintonia con le scelte operate dal comune ovvero sulla necessità di gestire il verde urbano e sugli abbattimenti legati a condizioni di elevato rischio per la cittadinanza e sulla successiva messa a dimora di due piante nuove per ogni albero abbattuto ( regolamento del verde del comune). Tali scelte sono scaturite dal lavoro professionale svolto egregiamente da parte del collega Dott. Agr. M. Rabottini che ha utilizzato i criteri innovativi e più moderni per classificare la stabilità e la pericolosità di ogni albero per il quale fosse necessario conoscere il suo stato e salvaguardare, quando possibile, da un eventuale abbattimento le stesse. Auspichiamo che questo sia un primo passo verso una corretta gestione e manutenzione delle aree verdi pubbliche del comune, manutenzione che ricade anche nella scelta di manutentori del verde professionali e qualificati. l’Ordine degli Agronomi e forestali rimane come sempre a disposizione del Comune di Pescara e della Cittadinanza tutta “.

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