Pescara: Sospiri denuncia il business dei presunti profughi

Il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale Lorenzo Sospiri denuncia il business dei presunti profughi a Pescara e chiede maggiori controlli alla Prefettura.

Il capogruppo Sospiri, insieme al consigliere comunale Fabrizio Rapposelli , ha incontrato la stampa, nella sede della Regione, in piazza Unione a Pescara, ed ha illustrato la graduatoria del bando relativo all’ospitalità dei profughi nel 2019. 630, a fronte dei 1200 del 2018. Intanto i due esponenti di Forza Italia chiedono lumi alla Prefettura sui 331 migranti che si sono allontanati volontariamente dalle strutture di accoglienza e vagano senza documenti e senza soldi per Pescara e in giro per l’Abruzzo. Sospiri e Rapposelli criticano la gestione del Comune di Pescara che, nonostante il decreto Salvini appena approvato, intende attuare la trasformazione degli ex Cas in Sprar, per ospitare circa 200 profughi per 3 anni presso strutture gestite da cooperative che si trovano nella zona della Tiburtina. Intanto, per quanto concerne le 630 persone da ospitare nel 2019 sul territorio pescarese, il capogruppo Sospiri ha rimarcato la spesa per la collettività: oltre 7 milioni e 700 mila euro. Un business che -spiega l’esponente azzurro-  a tutto vantaggio di alcune cooperative quando sul territorio ci sono istituzioni come Caritas e le Asp ed altri partner che, in base al decreto Salvini dovrebbero occuparsi dei profughi.

Il servizio del Tg8