Pescara sicura: corteo genitori in centro, in arrivo 332 telecamere

I recenti fatti di cronaca hanno creato un certo allarme a Pescara, in particolare sulle frequenti risse in centro che coinvolgono i minori, ieri il corteo dei genitori, mentre il Comune annuncia il mega progetto per l’installazione di oltre 300 telecamere.

Dalla recente rissa in Via Piave dove un 17enne è stato aggredito da una decina di ragazzi, agli arresti della Squadra Mobile di 4 ex pugili accusati di aver pestato a sangue un vigilantes in via Cesare Battisti . Episodi d’inaudita violenza ai quali si aggiunge la vile aggressione ad una coppietta di ragazzi in Via Carducci di quasi un anno fa, quanto basta per creare un allarme sociale a Pescara. Ieri sera una quarantina di genitori hanno inscenato un corteo silenzioso e composto lungo le strade della movida per chiedere maggiore sicurezza e tranquillità per i propri ragazzi, dal canto suo l’Amministrazione Comunale ha prontamente risposto illustrando alla stampa il mega progetto per l’installazione, entro  l’estate del  2020, di ben 322 telecamere   ad alta definizione. Approvato nei giorni scorsi il progetto esecutivo con tanto di sala operativa di controllo all’interno del Comando di Polizia Municipale. Un progetto avveniristico, unico in Italia, che consente non solo di registrare immagini ad altissima definizione, ma anche perché gli operatori in sala di controllo potranno visualizzare in diretta tutto ciò che avviene, praticamente in ogni angolo della città, mentre in passato le telecamere si azionavano solo in determinati momenti. Da sottolineare, poi, la distribuzione capillare su tutto il territorio cittadino, dunque anche nelle periferie cosiddette calde. Delle 332 telecamere, 162 sono già installate e dovranno integrarsi con il nuovo sistema, 159 saranno le nuove telecamere di osservazione, oltre ad 11 nuove telecamere per la lettura delle targhe. 34 le zone interessate. Il progetto è stato illustrato nel dettaglio dall’assessore alla sicurezza urbana Adelchi Sulpizio e dal sindaco Carlo Masci.