Pescara Porto: il M5S boccia il parere sul cambio di destinazione

Pescara Porto: il M5S boccia il parere sul cambio di destinazione da uffici a residenze private per il complesso edilizio adiacente l’area ex Cofa.

Un parere chiesto dal Comune ad un luminare del Diritto Amministrativo come il professor Aristide Police docente all’università Tor Vergata a Roma. Una parcella da 4.500 euro + Iva per una relazione di 28 pagine nella quale si da, di fatto, parere favorevole al cambio di destinazione. i consiglieri comunali del M5S, in particolare l’architetto Erika Alessandrini, ha letteralmente vivisezionato il documento trovando, in 82 punti, almeno una ventina di errori macroscopici tra riferimenti normativi sballati e considerazioni prive di ogni fondamento. Per questa ragione chiedono che il professionista non venga pagato e che il Comune non tenga conto di questa relazione che, tra l’altro, potrebbe creare un precedente pericoloso per l’erario:

“Errori macroscopici – specifica la Alessandrini – soprattutto nel riferimento alla Legge statale sul decreto sviluppo, si fa riferimento alla L. 70 del 2014 invece che alla 70 del 2011, e non é un refuso, perchè la legge errata é ribadita in più punti, il problema é che la L.70/2014 disciplina il comportamento dei passeggeri ferroviari. Altro riferimento sballato la Legge Regionale 49 del 2012 che recepisce la norma inserita nel Decreto Sviluppo nella quale i Comuni possono decidere, in tema di varianti al Prg, di avvalersi di misure incentivanti, ma siccome il Comune di Pescara non ha mai recepito questa legge, essa non si può applicare. Altra topica il parere circa il quale la competenza sarebbe di un dirigente, al contrario l’articolo 23/Ter del Testo Unico sull’edilizia dice che in caso di varianti la competenza é del Consiglio Comunale.”