Pescara, platessa “spacciata” per cernia

Una frode commerciale nel settore ittico è stata scoperta dai carabinieri del Nas di Pescara. Denunciate 3 persone che vendevano platessa ” spacciandola” per cernia.

Dopo il lavoro dei militari del Nucleo antisofisticazione e salute di Pescara impegnati in  una campagna di campionamento di pesce fresco e surgelato e le analisi dell’Istituto Zooprofilatico Sperimentale di Teramo, è emerso che, ciò che veniva commercializzato come filetto di cernia, in realtà apparteneva a una specie ittica diversa, di valore economico e pregio organolettico nettamente inferiore, come l’eglefino, il pangasio e la platessa. Sono stati sequestrati diversi chilogrammi del pesce e denunciati il titolare di un’attività commerciale pescarese e due amministratori della società di import & export responsabile dell’importazione e commercializzazione del pesce sul territorio nazionale. I militari del Nas si sono imbattuti in uno dei casi più frequenti di frode commerciale del settore ittico, ovvero la vendita di pesce, in genere sfilettato o in tranci, appartenente a specie di qualità inferiore rispetto a quella dichiarata. Altro esempio di frode commerciale è quello relativo alla diversità di origine, ossia quando il prodotto ittico viene venduto o presentato come fresco, ma, in realtà, è di origine congelata o surgelata.