Pescara: Martedì grasso e il Carnevale tradizionale

A Pescara, in occasione del Martedì grasso, in via delle Caserme sfila il Carnevale Tradizionale che fa rivivere riti antichi da preservare.

Pescara festeggia il Martedì grasso anche con un corteo, composto da gruppi in costumi tradizionali di Carnevale, che parte oggi pomeriggio, alle ore 17, da Piazza Garibaldi per sfilare per via delle Caserme e concludersi nella Casa Natale di Gabriele d’Annunzio. Protagonisti della manifestazione, che gode del patrocinio della Provincia di Pescara e dei Comuni di Pescara, di Perano e di Torrevecchia Teatina, il gruppo del CATA Compagnia Tradizioni Teatine fondato nel 1998 dal professor Francesco Stoppa, studioso di tradizioni popolari e docente dell’Università d’Annunzio di Chieti-Pescara, i gruppi provenienti da Perano e dalla località di Benedello, in provincia di Modena. In programma canti e balli tradizionali, sfilata di circa 100 maschere tra le quali 40 pulcinella e tante sorprese. A raccontare al Tg8 la storia di questo particolare Carnevale il professor Francesco Maria Stoppa che ripercorre la nascita di questo evento che vede protagonisti ben tre carnevali tradizionali, due abruzzesi e uno emiliano, nell’ambito di una valorizzazione della cultura tradizionale abruzzese.

Il prof Stoppa spiega che la scelta di Pescara non è casuale poichè “essa deriva dall’incontro recente delle tre antiche province abruzzesi ciascuna delle quali ha regalato una sua parte geografico-culturale per formare la nuova provincia e la nuova città di Pescara. Casa d’Annunzio è scelta come luogo di origine ideale di tale connubio ed ospita sia una mostra su Celommi ed altri artisti che hanno rappresentato le tradizioni, sia interessanti collezioni di oggetti legati alla tradizione abruzzese.

Il carnevale tradizionale di Benedello insieme a quelli abruzzesi presenta uno spaccato del Carnevale com’era una volta spiegando in maniera divertente, piacevole e spettacolare gli antichi riti, le maschere, i balli i canti e i piatti da consumare a carnevale. Protagonisti sono i fantasmagorici pulcinella dagli enormi cappelli, la buffa coppia di Re Carnevale e sua moglie, la festosa dozzina del canto dei Mesi, i ballerini che intrecciano i nastri intorno al palo fiorito. Il Carnevale di Benedello è uno dei pochi carnevali dell’Appennino modenese che porta tutt’ora avanti, mantenendola quasi inalterata nel tempo, una tradizione tramandata da generazioni. Il Gruppo è composto da circa 40 persone, con un’età compresa tra i 5 e i 60 anni, e sfilando o eseguendo coreografie, balla “La Monferrina”, una danza a ritmo di polca che si pensa abbia origini nel Monferrato Al suo interno vi sono vari personaggi: i “Lacchè”, che aprono il corteo; l’Arlecchino, che assieme ai Lacchè, con i loro lunghi cappelli, sono un pò le figure più rappresentative; il “Porta Bandiera”, che porta il vessillo del carnevale; il “Gruppo delle Coppie di Ballerini”, che formano il corteo; il “Vecchio e la Vecchia”, che fanno marachelle in continuazione; il “Dottore”, che rappresenta la parte colta del Carnevale e che si esprime sempre in rime dialettali”.

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