Pescara, estate sicura con la Croce Rossa

Pescara, parte l’operazione Estate sicura 2017 promossa dal comitato cittadino della Croce Rossa Italiana, in collaborazione con i colleghi di Spoltore e Penne.

 

In sella alla bici o in piedi sul segway, a cavallo della moto d’acqua o a bordo del gommone, ogni mezzo è lecito per soccorrere chi è in difficoltà: parte anche quest’anno l’operazione Estate sicura della CRI per assistere e soccorrere turisti e residenti, che nel fine settimana e nei giorni di festa, percorrono le vie commerciali e popolano le spiagge Pescaresi.

“Presidiare il lungomare di Pescara, le zone di maggiore afflusso turistico e la costa grazie agli OPSA (Operatori Polivalenti Salvataggio in Acqua) – dice il presidente del Comitato di Pescara Fabio Nieddu – oltre ad aumentare la percezione di sicurezza, tutela la salute dei bagnanti e dei turisti. Interveniamo prontamente in caso di emergenza, in sinergia con la centrale operativa del 118 e la capitaneria di porto, con cui siamo collegati con apparati radio e telefonici. Questo è il principale obiettivo di questo servizio che ormai, da più di 5 anni, ci vede protagonisti assieme ai colleghi del comitato di Spoltore e Penne. Le squadre di terra, divise tra riviera nord e riviera sud, sono composte ciascuna da due operatori abilitati all’utilizzo del defibrillatore (DAE) presente in ogni equipaggiamento mentre gli OPSA svolgono il pattugliamento sottocosta su mezzi nautici con a bordo personale adeguatamente addestrato ad eventuali recuperi di persone in difficoltà. Gli operatori OPSA sono impegnati inoltre in una importante campagna di prevenzione e sensibilizzazione verso comportamenti scorretti e rischiosi che possono essere effettuati durante la stagione estiva. Questo nucleo, che svolge numerosi servizi in convenzione con il Comune di Montesilvano, si impegna anche nella divulgazione di semplici manovre di primo soccorso in caso di infortuni in spiaggia e questo grazie all’interesse e alla disponibilità di numerosi stabilimenti balneari della costa. Il nucleo è oggi composto da 1 medico rianimatore, 7 conduttori e 8 operatori d’acqua. Il parco mezzi è costituito da 4 city-bike , 2 segway, 2 moto d’acqua, 1 barca ed 1 gommone. I mezzi, oltre ad essere dotati di segnalatori ottici e acustici di emergenza, sono attrezzati con borse per il trasporto del materiale sanitario necessario per la diagnostica (saturimetria – pressione arteriosa) e per prestare i primi soccorsi. Gli zaini contengono kit per la medicazione di ferite o ustioni e per l’esecuzione di un bendaggio, oltre a coperte di soccorso per garantire un’adeguata protezione termica del paziente. Per garantire il rispetto della catena della sopravvivenza in caso di perdita di coscienza o, nel caso più grave, di arresto cardiaco, oltre al defibrillatore automatico (DAE), i mezzi sono provvisti di pallone autoespansibile per la rianimazione (Ambu) e di apposite cannule orofaringee (Guedel)”.

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